di Redazione

Caltagirone, sala d’attesa di uno studio dentistico.
Francesco Pignataro è stato rieletto sindaco da poche ore. Una signora mi racconta: “Io non l’ho votato, Pignataro, quando gli ho chiesto un lavoro per mio figlio mi ha risposto: “Lo mandi all’Estero suo figlio, troverà lavoro, e quando tornerà, lo troverà anche in Italia”.
“Ma è il mio unico figlio!”, mi ripete arrabbiata la signora, scambiandomi per un attimo col primo cittadino di Caltagirone, nella verve dello sfogo.
Credo che nella risposta del sindaco Pignataro ci siano molte ragioni della sconfitta del centrosinistra oggi in Sicilia.
Il centrosinistra ha rinunciato a cullare, e perciò ha rinunciato a fare politica.
Cosa ha fatto il sindaco Falla nel primo quinquennio? Ha fatto cose opportune e cose discutibili, ma ha saputo cullare la città. Con la sua bonomia, il suo sorriso sornione.
Cosa permette oggi a Orazio Ragusa di bissare il successo dell’anno scorso, con l’elezione del neofita Bartolo Ficili?
La capacità di cullare gli sciclitani.
Il sindaco Pignataro ha dato una risposta onesta alla signora che cercava lavoro per il figlio. Un ragazzo che oggi decide di andare all’Estero trova lavoro, impara una lingua e quando torna, con la conoscenza linguistica acquisita e l’esperienza fatta fuori, troverà lavoro anche in Italia. Anche in Sicilia.
In una cosa il rieletto sindaco Pignataro, e in questo il suo è atteggiamento emblematico del centrosinistra oggi in Sicilia, ha sbagliato.
Non ha voluto cullare. Né il figlio, né la madre.
G.S.
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