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16/06/2018 18:25

Festa del cerasuolo a Gulfi: il vero evento enogastronomico della provincia

Hanno vinto Rita Russotto per i produttori e Paolo Calì per le cantine.

di Irene Savasta

Festa del cerasuolo
Festa del cerasuolo

Chiaramonte Gulfi – La festa del cerasuolo, arrivata alla 6° edizione, che si celebra ogni anno presso la Locanda Gulfi, è sicuramente il più grande evento enogastronomico della provincia. Non abbiamo timore a dire questo: 7 cantine di cerasuolo e 11 fra ristorante e aziende, hanno dato vita ad una serata speciale, in cui il vero protagonista è lui: il cerasuolo di Vittoria. Ma non esiste wine senza food: e questa, è una regola aurea che non può essere mai dimenticata. E Locanda Gulfi, diretta dallo chef Carmelo Floridia, con la preziosa collaborazione dell’enologo Salvo Foti e di tutto lo staff, ha saputo dare al territorio chiaramontano (e non solo), un esempio di partnership virtuosa. E’ stata la festa dell’enogastronomia, a cui hanno partecipato 7 produttori di cerasuolo, ovvero Feudi Del Pisciotto, Tenuta Valle delle Ferle, Gurrieri, Piano Grillo, Manenti, Paolo Calì e Terre di Giurfo. Ad aggiudicarsi il titolo di miglior cerasuolo, l’azienda agricola Paolo Calì di Vittoria.

Paolo Calì, che ama definirsi il “farmacista vignaiolo” ha scommesso su un progetto innovativo: coltivare le vigne su delle sabbie di mare, vitigni rigorosamente autoctoni siciliani, come il frappato, il nero d’Avola, il Grillo e di vinificarli esaltando le peculiarità del suolo e del clima, che garantisce importanti escursioni termiche. Per quanto riguarda, invece, i produttori legati al food, hanno partecipato: Ristorante Satra di Scicli, Scuola Nosco, Ristorante il Cenobio dell’Antico Convento, Mulino Damigella, Food custodi dei sensi, Frantoi Cutrera, Aia Gaia, Ristorante Majore, Bar Pentagono, Macelleria Agostino, Euro bar, Agrirape, Casalindolci, Valle dell’Akrai. Vince la serata come miglior produttore, lo chef Rita Russotto del ristorante Satra di Scicli, che ha proposto un tonno scottato (cucinato sul posto), con crosta di Ragusano DOP, cipolla dolce di Giarratana e carota d’Ispica, accompagnato da un leggero sentore di menta.

Ma le vincite sono simboliche: ciò che davvero ha contato, ieri sera, è stata l’allegria, il cibo ottimo, il vino prestigioso, accompagnato il tutto dalle note della Tinto Brass Street Band, che ha regalato alla serata un’atmosfera elegante e divertente. E di cose buone, bisogna dirlo, ne abbiamo assaggiate: oltre al piatto vincitore della chef Russotto, indimenticabile il macco di fave con olio DOP di Valle dell’Akrai, o l’uovo con crema di patate e tartufo fresco scorzone nero degli iblei proposto dall’Aia Gaia.

Eleganti le mini porzioni di sgombro su crema di melanzane della scuola Nosco, bella l’idea di proporre delle mini-porzioni di gelatina da parte del ristorante Majore. Per non parlare degli eccezionali salumi della macelleria Agostino e del prosciutto crudo, dolce come il miele, proposto sempre da Majore. I frantoi Cutrera hanno proposto la loro ultima novità: una linea di conserve e di spalmabili da assaggiare con il pane, magari quello prodotto dal Mulino Damigella, che ha deliziato tutti con le sue proposte a base di farina biologica. Ognuno, insomma, ha portato ciò che bisogna portare in queste occasioni: il meglio delle proprie aziende. Un’edizione davvero riuscita.    

Foto: Davide Modesto