Cultura
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25/06/2025 00:36

Finalmente un nome per l’autore della tela del Martirio di San Pietro

È Giuseppe Reati?

di Redazione

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Modica – Durante l’incontro “La presenza dell’Apostolo Pietro nel Duomo di San Pietro Apostolo”, tenuto venerdì 20 giugno alle ore 20 dentro la Chiesa Madre di San Pietro Apostolo, la professoressa Maria Terranova ha illustrato le opere dedicate all’Apostolo Pietro realizzate per la Chiesa Madre a lui intitolata, aggiornando la nutrita assemblea di appassionati e di devoti del Santo Principe degli Apostoli in merito alle continue ricerche effettuate in Chiesa e negli Archivi.

A due anni dal ritrovamento e dal restauro della tela del martirio di San Pietro, posta nell’aula capitolare della Chiesa Madre di San Pietro Apostolo in Modica, dopo i necessari approfondimenti si può ipotizzare che le mura ritratte nella tela alle spalle della scena della crocifissione di Pietro siano le antiche mura Aureliane, fatte erigere per la difesa della città dall’imperatore Aureliano. In particolare pare che siano dipinte le torri di Porta San Paolo, tra le più maestose e meglio conservate dell’intera cerchia delle mura aureliane.

Mentre le ricerche sulle committenti dell’opera, che potrebbero essere Lucrezia e Vincenza Palermo ritratte nella parte inferiore della tela sono ancora in corso, una prima felice intuizione dello studioso siracusano Angelo Garofalo, rivelerebbe il legame dell’opera con quella realizzata da Giuseppe Reati nel 1641, dedicata alla Madonna dell’Itria con un miracolo di San Francesco di Paola, oggi collocata su una parete di Santa Lucia alla Badia. Frequentemente l’artista ritraeva se’ stesso che guarda verso chi osserva la tela. Ed il volto dell’artista nelle due tele messe a confronto è sorprendentemente simile. Questo elemento decisivo si aggiunge ad altre analogie fra la tela siracusana e quella modicana e conferma la datazione e l’ambito di provenienza della tela modicana già perorate dalla professoressa Terranova nelle precedenti conferenze, dopo il casuale ritrovamento della tela del Martirio di San Pietro in un armadio della Sacrestia della Chiesa Madre di San Pietro Apostolo, lì dimenticata per 130 anni.

Mentre cominciano a chiarirsi quindi alcuni aspetti della vita artistica di una città vivace, capitale della Contea, il buio assoluto permane sul patrimonio artistico sottratto alle Chiese modicane grazie al caos creato dalla distruzione di luoghi di culto nel secolo scorso. L’Associazione culturale Petra Mazara ricorda che il salvataggio avvenuto nel 2022 delle tele che erano presenti nella Chiesa del Soccorso (annessa al Liceo Classico), grazie al meritorio intervento del Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali dr. Antonino De Marco, rappresenta solo una piccola parte del patrimonio culturale dell’ex chiesa gesuitica. Gli inventari rivelano un patrimonio di dipinti molto più ricco delle 5 tele trasportate per il restauro ed oggi esposte nell’Aula Capitolare della Chiesa di San Pietro. Inoltre non si può dimenticare che nella Chiesa del Soccorso erano già state trasferite le tele delle chiese demolite nel 1927 per fare spazio al nascente Istituto magistrale. Si tratta di 10 quadri e cioè: San Pasquale, Addolorata, Madonna delle Grazie, Transito di San Giuseppe, Sant’Antonio, Immacolata, Pio Decimo, Santa Rita, Sant’Agostino, San Pietro, tutti trasportati dalla Chiesa espropriata.