di Redazione

PALERMO, 10 MAR Quaranta operai del Cantiere
navale di Palermo, di cui 39 iscritti alla Fiom, sono stati
rinviati a giudizio con l’accusa di manifestazione non
autorizzata, danneggiamento a beni aziendali e violenza privata
per fatti accaduti nel mese di luglio di quattro anni fa. Lo
rende noto la Fiom durante una conferenza stampa a Palermo.
All’epoca più della metà dei lavoratori del cantiere navale era
in cassa integrazione e i sindacati avevano indetto scioperi e
proteste.
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