di Redazione

ENNA, 21 GIU Si spacciava per emissaria della
‘primula rossa’ di Cosa Nostra, il boss latitante Matteo Messina
Denaro, per imporre un “pizzo” da 200mila euro a un imprenditore
della provincia di Enna.
Con questa accusa la Polizia di Stato, nell’ambito di
un’indagine coordinata dalla Dda di Caltanissetta, ha arrestato
una dipendente del Comune di Valguarnera, Maria Gabriella Arena,
51 anni. E’ stata catturata subito avere incassato, nel centro
commerciale di Dittaino, 25 mila euro come anticipo della
‘tangente’. La donna aveva contattato l’imprenditore chiedendo,
a titolo di ‘protezione’, una percentuale del fatturato annuo
della sua attività aggiungendo che la richiesta proveniva dal
‘noto soggetto’, il superlatitante Matteo Messina Denaro.
L’imprenditore aveva anche ricevuto una mail con gravi minacce
anche per i suoi familiari. La donna aveva chiesto 25 mila euro
mensili. Maria Gabriella Arena è stata arrestata ieri mattina,
subito dopo che l’imprenditore aveva consegnato in una busta la
somma richiesta. (ANSA).
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