di Redazione

Catania, 19 mag. “Il rinvio della Tasi non ci deve impedire di incassare le somme prima, per chi può incassare prima. Non possono fare una norma con grandi cambiamenti con l’ultima versione approvata il 17 aprile scorso. Così ci mettono in difficoltà perché non si può, ogni anno, cambiare la normativa fiscale. I cittadini ed anche le amministrazioni devono capire quali sono gli effetti e come si applicano”. Lo afferma l’assessore comunale al Bilancio di Catania, Giuseppe Girlando. “Sulla scadenza del 16 giugno osserva va detto che solo mille Comuni hanno approvato il regolamento contrariamente ad altri settemila che non lo hanno approvato. Questi ultimi costringono cosi’ tutti i cittadini a pagare l’acconto della Tasi con un effetto devastante per tutti quei Comuni che poi decidono di non farla pagare, in tutto o in parte, ad alcuni soggetti. In questo caso saremmo di fronte ad un disastro amministrativo”. “Il rinvio, evidentemente aggiunge Girlando e’ dovuto proprio in ragione degli elementi di confusione e di incertezza di un dato normativo così accelerato ma i Comuni rileva vanno messi in grado di poter incassare regolarmente le somme”. Secondo l’assessore comunale, poi “il rinvio, dunque, va bene per mettere chiarezza ma non va bene se non si da’ la possibilità di avere delle anticipazioni”. “Tutti i cittadini rischiano, insomma prosegue Girlando di diventare evasori se non pagheranno l’acconto della Tasi, compresi i soggetti che poi, in base al regolamento, non dovranno pagare niente”. “Dall’altro lato, pero’ conclude il rinvio crea una mancata copertura in fatto di entrate per i Comuni. Insomma, confusione nella confusione…”.
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