Sindaco Alfano: “Un ottimo esempio di sinegia tra pubblico e privato”
di Redazione


Comiso – L’azione culturale della Fondazione Confeserfidi, si concretizza pure in uno speciale filone dedicato alle passeggiate barocche nel Val di Noto. Un impegno culturale teso alla valorizzazione del patrimonio territoriale che afferisce, peraltro, non solo al campo turistico, ma si estende a tutte le realtà presenti in una determinata unità geografica.
Nell’ambito del “Settembre Kasmeneo” la Fondazione Confeserfidi è stata impegnata a sostenere un’iniziativa culturale dal titolo “Passeggiate d’Arte a Comiso” che ha riscosso i consensi di tanti turisti e visitatori. La Fondazione anche questa estate è stata impegnata nella promozione dell’arte, delle tradizioni e della cultura in provincia di Ragusa, ha sostenuto una serie di iniziative che hanno visto protagonista il prof. Paolo Nifosì il quale, proprio nei giorni scorsi, ha illustrato le bellezze artistiche e monumentali di Comiso con le visite mirate in Piazza San Francesco all’Immacolata e in piazza Fonte Diana. Icone di assoluto valore della città casmenea.
“Più di duecento persone- ha commentato soddisfatto il sindaco Peppe Alfano- hanno animato la passeggiata d’arte guidata da un profondo conoscitore dei tesori iblei, qual è il prof. Paolo Nifosì. Ringrazio la Fondazione Confeserfidi ed il dottor Bartolo Mililli per averci proposto questo evento culturale in una città impegnata da tempo nella promozione dei suoi splendidi tesori”
“Promuovere l’identica culturale – dice Roberto Giannone della Fondazione Confeserfidi- è un elemento su cui noi puntiamo tantissimo. La Fondazione Confeserfidi, infatti, intende contribuire a migliorare la qualità della vita della comunità iblea, attraverso azioni di sussidiarietà che contribuiscano al soddisfacimento dei bisogni provenienti dal territorio.
Intendiamo perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale nei campi della tutela, promozione e valorizzazione delle cose d’interesse culturale ed artistico.
Certo, il lavoro della Fondazione- ricorda Giannone non si ferma nel campo della cultura. Il nostro impegno è rivolto anche all’assistenza ai soggetti più deboli, quali giovani, donne, diversamente abili che versano in situazione di grave disagio economico – finanziario onde favorire le pari opportunità, la loro capacità di fare impresa ed un migliore inserimento nel tessuto socio-produttivo”.
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