Attualità
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24/07/2007 00:00

Forza Italia chiede ad Antoci qualcosa in più

di Redazione

L’accordo raggiunto a fatica dalla Casa delle libertà è ancora da perfezionare. È quanto hanno detto al presidente della Provincia, Franco Antoci, i vertici di Forza Italia. La messe raccolta dal partito di Berlusconi (tre assessorati con vice presidenza, presidenza del consiglio provinciale e dello Iacp, vice presidenza dell’Ato ambiente, cui vanno aggiunte le direzioni delle due aziende sanitarie) non è ritenuta ancora congrua dal commissario Innocenzo Leontini, dai parlamentari Riccardo Minardo e Giovanni Mauro e dal presidente del consiglio provinciale Giovanni Occhipinti che ieri mattina hanno invitato a riflettere su questi temi il presidente della Provincia.
Antoci ha annotato con cura e si è riservato una risposta che recapiterà ai mittenti entro venerdì. In questi giorni chiederà qualche parere al segretario provinciale del suo partito, Giancarlo Floriddia, e ai responsabili delle altre forze della coalizione.
Forza Italia chiede incarichi di maggior peso per il vice presidente Girolamo Carpentieri che ha avuto delegate da Antoci “solo” le rubriche ai beni e alle attività culturali e alle politiche giovanili. Carpentieri vorrebbe anche lo sport (ma An difficilmente compirà atti di generosità verso gli alleati) e, magari, il turismo.
La delega al turismo è stata trattenuta, insieme a quelle relative a università e gemellaggi, dal presidente Antoci. Forza Italia, che sino a quanto erano in vita le Aapit ha espresso il presidente di questo ente, vorrebbe che fosse un proprio uomo a occuparsi delle politiche del turismo. A questa delega, per la verità, non è interessato solo Carpentieri. Anche il parlamentare nazionale Riccardo Minardo, che chiede un risarcimento politico per il mancato inserimento di un esponente della sua area nella giunta Antoci, guarda con interesse al turismo.
«Anche all’interno del nostro partito – ha ribadito ieri Riccardo Minardo – c’è da rivedere qualcosa per salvaguardare gli equilibri e l’armonia. Riccardo Minardo e i suoi candidati (Barrera, Salerno, Sortino) hanno ottenuto quasi otto mila voti, un terzo delle preferenze contate da Forza Italia. Siamo stati esclusi dalla giunta e la sola presidenza dell’Istituto case popolari non può rendere giustizia al nostro impegno elettorale».
Minardo non lo dice espressamente ma il riferimento all’impegno elettorale pare rivolto proprio alla componente del nipote Nino (di cui è espressione Carpentieri) che, come è noto, decise di ritirare tutti i candidati inseriti nella lista di Forza Italia.
Le deleghe, in effetti, sono state attribuite con il bilancino del farmacista senza guardare alla fluidità dell’azione amministrativa. L’esempio è dato proprio dalle politiche del turismo. Oggi sono cinque componenti diversi della giunta che si occupano di territorio (Salvo Mallia), sviluppo economico (Enzo Cavallo, spettacoli (Giancarlo Floriddia), beni culturali (Girolamo Carpentieri) e, appunto, turismo (Franco Antoci).
Il presidente Antoci ora proverà ad accontentare Forza Italia senza turbare gli alleati. Alleanza nazionale ritiene già sotto dimensionata la sua presenza e blinderà l’assessorato allo sport in capo a Giuseppe Alfano. La delega al Turismo è troppo ambita da tutti gli alleati e Antoci se ne priverà solo con il consenso di tutti. Anche in questo caso sarà però difficile ottenere il via libera. Più probabile che sia chiesto a Giancarlo Floriddia di mettere a disposizione la delega agli spettacoli che appare una “superfetazione” rispetto agli altri incarichi affidatigli da Antoci: bilancio, tasse e tributi, patrimonio e autoparco, programmazione negoziata, politiche comunitarie.