Nell’Ordine dei Frati Minori
di Redazione

Chiaramonte Gulfi – Sono accorsi da diverse città della Sicilia, con ben 10 pulman, per questo evento che ha coinvolto tutta la cittadina montana. Decine di preti e frati hanno partecipato al solenne rito della ordinazione sacerdotale, officiato dal vescovo della Diocesi di Ragusa, Mons. Paolo Urso. Fra Daniele Cugnata, originario di Chiaramonte Gulfi, da anni ha scelto la vita monacale nell’Ordine dei Frati Minori.
Il suo sogno, come lui stesso ha confessato al momento dei saluti ai fedeli che hanno gremito all’inverosimile Chiesa Madre, era quello di essere ordinato presbitero a Chiaramonte Gulfi. Così è stato.
La partecipazione popolare a questo evento di grande suggestione è stata coinvolgente. Un lungo e caloroso applauso ha suggellato il momento della ordinazione. Il frangente più suggestivo del rito è stato la imposizione delle mani del Vescovo sulla testa del frate. Proprio in quel momento è stata conferita a Fra Daniele la pienezza del ministero sacerdotale.
Altro fase toccante del rito è stata l’unzione con l’Olio Sacro dei palmi delle mani, in segno di consacrazione a Dio. Mani poi legate con una benda bianca, sciolta dalla madre di Fra Daniele, a voler significare che il legame materno è disciolto per sempre, in quanto il presbitero, d’ora in avanti, appartiene alla sua Comunità e all’Ordine sacerdotale.
Alla cerimonia ha partecipato anche il Padre Provinciale per la Sicilia dell’Ordine dei Frati Minori, Fra Pino Noto che proprio 25 anni fa, in Chiesa Madre, fu ordinato sacerdote.
Tanti i momenti carichi di emozioni e lacrime, soprattutto quanto fra Daniele ha ricevuto dai confrati l’abbraccio e il bacio dei palmi delle mani, quale segno di riconoscimento della dignità sacerdotale.
Alla fine della cerimonia Fra Daniele ha voluto ringraziare tutti coloro i quali hanno condiviso questo suo lungo percorso di fede, la sua città natale, con un commosso grazie al Sindaco, Giuseppe Nicastro, i suoi parrocchiani di Alcamo e tutti coloro i quali sono venuti da diversi angoli della Sicilia. Poi il saluto di tanti fedeli con lunghi e calorosi abbracci.
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