di Redazione
Cari lettori,
avete mai pensato a quanto sia difficile ideare l’incipit per una lettera?
È, più o meno, la stessa difficoltà che si può riscontrare scrivendo quelle vere e proprie torture psicologiche che sono i bigliettini di auguri. Vorresti sempre scrivere “Tanti Auguri”e basta (alle volte vorresti tanto dire altre cose, intendo cose scurrili), ma non te lo consentono (Chi? Lo scoprirò, state tranquilli!).
Il punto è che mi spaccio per scrittore di racconti, qualcuno se ne sarà anche accorto in questi ultimi mesi.
In realtà, signori, la cosa va avanti da ben prima.
Ho scritto persino un romanzo…breve…o racconto…lungo, insomma ho scritto e adesso cerco di farmi pubblicare. Il romanzo è intitolato “Bagni Achei” ed è la storia di Iachino Ariodante, un giovane siciliano, professore di storia e filosofia, la cui vita scorre noiosa come quella di un’orata da coltivazione. Ogni giorno va a scuola dove si accorge sempre più della propria inadeguatezza. È soprattutto un allievo, Santino Polinesso (anti-eroe del racconto), a rendergli probabile un prossimo decadimento depressivo. Santino lo vessa, lo picchia e con i suoi atteggiamenti rende Iachino ogni giorno più lontano dalla gente che gli sta attorno. I piani di invecchiamento precoce sono interrotti da due eventi fulcro: l’apparizione in sogno di Garibaldi e l’infondata accusa dell’omicidio di Polinesso. Iachino fugge su di un gommone abbandonato da certi “scafisti” in una notte di inizio estate. Se ne va un po’ in giro per il Mediterraneo, parla coi pesci, vede cose che ad un impiegato nella burocrazia statale sembrerebbero strane. Convive con queste visioni e finalmente comincerà ad esser felice. Dovrà comunque fare i conti col suo senso di Sicilianità e Giustizia, soprattutto dovrà affrontare delle prove non troppo convenzionali. Tra interazioni mitologiche ed ironiche teorie del complotto, in un marasma di apparizioni oniriche e non, sassofonisti jazz e Cola Pesce, Iachino sarà soggetto a delle grosse sorprese.
L’impresa è ardua, credetemi, tutto deve essere tentato, per cui mi è stato consigliato di pubblicizzare il mio “lavoro” sulle pagine di internet.
Vi invito a visitare il mio blog all’indirizzo: http://gaetanocelestre.
Un vero contenitore di stupidaggini.
Leggete, commentate, consigliate e soprattutto criticate!
Gaetano Celestre
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