di Redazione

Roma, 13 apr. ‘L’attivita’ mirata di contrasto sin qui realizzata ha comportato una drastica riduzione della capacita’ di finanziamento di Daesh: in particolare, secondo stime recenti, la capacita’ di offrire salario ai combattenti si sarebbe ridotta del 40%’. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, concludendo i lavori del convegno su ‘Le rotte dei traffici illeciti in Europa e nel Mediterraneo’ promosso da Priorita’ Cultura e Iai a Palazzo Giustiniani. ‘Quest’ultimo rappresenta un elemento di crisi nella strategia di Daesh molto significativo ha sottolineato Gentiloni e di grande interesse per l’intelligence, visto che potrebbe costituire un incentivo al ritorno dei foreign fighters nei rispettivi Paesi di origine, con tutti i rischi connessi’. Nel 2015, ha ricordato il ministro, ‘il bilancio di Daesh era di circa 1,3 miliardi di dollari, frutto in primo luogo dei depositi bancari dei territori occupati e poi del contrabbando di petrolio, del traffico di opere d’arte e del riciclaggio. Il naturale assottigliarsi dei depositi bancari e il contrasto alle altre forme di finanziamento sta dando risultati importanti’. .
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