Attualità
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25/07/2008 22:15

Gerratana si è dimesso dalla commissione consiliare

di Redazione

E’ stato il consigliere indipendente di centrodestra Nino Gerratana l’unico, fino a ieri, a formalizzare le proprie dimissioni da componente della commissione consiliare in cui era stato eletto. Gerratana dunque è stato il primo a passare dalle “parole” ai “fatti” ed a denunciare in maniera plateale quello che definisce essere stato un atteggiamento “antidemocratico, arrogante, presuntuoso e di onnipotenza” assunto dalla maggioranza consiliare che ha “inserito i consiglieri nelle varie commissioni grazie alla forza dei numeri”. Ma all’interno dell’opposizione non tutti sono d’accordo circa l’ipotesi delle “dimissioni di massa”. “Come potremmo spiegare ai cittadini che rallentiamo l’attività del consiglio comunale per una questione di lana caprina – dice il consigliere comunale del Pdl, Tato Cavallino -? Io personalmente escludo categoricamente l’ipotesi di mie dimissioni. Penso che bisogna agire sul piano politico e rispondere a dovere a questo assurdo atteggiamento della maggioranza. Ma il metodo non è di certo questo”. Anche gli altri esponenti del Pdl, oltre a Cavallino, sembrerebbero essere poco propensi all’ipotesi delle dimissioni, mentre l’Udc non ha mai affrontato in maniera diretta la vicenda. Le prossime ore chiariranno anche questi aspetti. Per intanto l’unico dialogo che vige tra maggioranza ed opposizione è quello a suon di comunicati stampa, accuse e repliche. Dopo le dichiarazioni del capogruppo dell’Udc, Paolo Nigro, a cui aveva risposto il “parigrado” del Pd, Nino Frasca Caccia, e quelle del segretario cittadino dello scudocrociato Gino Veneziano, è il coordinatore del Pd modicano, Giancarlo Poidomani, ad entrare nella vicenda ed ad anticipare come l’opposizione “non riuscirà a boicottare ik lavori del consiglio e delle commissioni. Solo i cittadini stabiliranno se è antidemocratico andare vanti lo stesso nonostante la chiusura e l’arroganza della minoranza – dice Poidomani -. Siamo di fronte ad una opposizione infantile, senza guida e restìa a collaborare per il bene della città. Incredibile è poi davvero la dichiarazione di Veneziano – prosegue nella nota il vertice del Pd modicano – che parla di arroganza e delirio di onnipotenza. Forse pensava a certi suoi colleghi di partito, convinti di poter governare male ed impunemente Modica, senza – conclude Poidomani – pagarne il prezzo in termini politici e di consenso come è poi stato!”. La campagna elettorale non sembra per nulla essersi conclusa.

Giorgio Caruso