Attualità
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21/07/2008 19:18

Gettoni illegittimi ai componenti del cda? Bufera all’Ato ambiente

di Redazione

“Passano i giorni ed iniziamo ad avere più chiara la motivazione per la quale l’Ato Ragusa ambiente, nella sua espressione massima rappresentata dal presidente Vindigni, non ha nessuna intenzione di adempiere alla richiesta di rilascio documenti (verbali e indennità) pervenutagli da parte di Sinistra Democratica lo scorso 26 maggio”. Inizia in questi termini una nota del consigliere comunale di Ragusa Giuseppe Calabrese che torna ad affrontare la difficoltà legata al reperimento degli atti richiesta presso la società d’ambito, tramite il Comune. “Quando ho avanzato la richiesta – spiega Calabrese – avevamo la certezza della buona fede del cda di Ato ambiente; ma oggi alla luce di alcuni carteggi e visto il comportamento ostile del presidente di Ato, questa certezza potrebbe anche venir meno”. Poi Calabrese racconta i fatti. Quali? Con una delibera di Giunta del 4 luglio l’amministrazione propone al consiglio comunale la modifica dell’articolo 17 dello statuto della società Ato ambiente, la cui modifica in sintesi prevede la riduzione dei componenti del cda da 7 a 3, non perché il centrodestra abbia pensato di ridurre i costi pubblici (il cda è tutto espressione del centrodestra), ma per effetto della legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria Prodi). Tale decreto è stato emanato il 26 giugno 2007 ed è stato reso esecutivo dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 182 del 7 agosto 2007; da tale data le società avevano 3 mesi per adeguarsi, cioè entro il 6 novembre 2007. L’Ato Ragusa ambiente, considerando il capitale sociale, doveva adeguarsi alla norma riducendo il numero dei componenti del cda a 3 unità. “Rispetto a questo – aggiunge Calabrese – perché il presidente dell’Ato ha scritto al sindaco, anzi a tutti i sindaci per la prima volta (come risulta dalla delibera) solo in data 23 maggio 2008 per chiedere l’adeguamento dello statuto all’articolo 17 dove si parla di ridurre il cda a 3 unità? Perché la Giunta di Ragusa delibera una proposta per il consiglio solo in data 4 luglio 2008? Perché il presidente Vindigni nega le carte ad un consigliere spiegando in una nota che questo non è soggetto legittimato ad averle se di contro si chiede al consiglio la votazione sulla modifica dello statuto dell’Ato? Perché, come appare che sia, il sindaco di Ragusa in quanto socio al 22%, ha approvato il bilancio del 2007 dell’Ato, nonostante sul documento erano appostate somme da liquidare a consiglieri forse impropriamente rispetto alla su citata legge? Resta il fatto che siamo oltre la metà di luglio 2008 e con il trucco di far passare la modifica da tutti i consigli comunali e dal consiglio provinciale, risulta che i componenti del cda continuano, forse illegittimamente, a percepire l’indennità che in questi mesi di ritardo ammonterebbe ad una cospicua cifra a danno della collettività iblea, nonostante a noi risulterebbe che i revisori dei conti di Ato abbiano scritto più volte di sospendere l’emolumento erogato all’intero cda. Se tutto ciò fosse vero, Sinistra Democratica condannerebbe il metodo superficiale adottato da questi amministratori nella gestione del danaro pubblico”.

Telenova