E' candidato alla Regione con Grande Sud
di Redazione


Ragusa – Il candidato alle regionali di Grande Sud, Giancarlo Cugnata, ha ufficializzato questa mattina in conferenza stampa a Ragusa la sua volontà di impegnarsi per ridare prestigio e onorabilità al territorio ibleo.
Cugnata ha puntato, innanzitutto, i riflettori sui fallimenti sul fronte delle infrastrutture: l’aeroporto di Comiso, definito “un insuccesso di tutta la classe politica, non solo di quella regionale ”, il porto di Pozzallo, mai completato, e il raddoppio della RG-CT che penalizza chi parte dalle nostre zone per raggiungere i mercati più importanti o per studio rispetto a chi parte da Napoli in su.
“Per questo nasce Grande sud, per invertire la rotta e cambiare questo modo di fare politica dove non può più esserci una Lega Nord che detta le regole per lo sviluppo di tutta la Nazione ma dove ci dev’essere una classe politica siciliana non legata ai tradizionali partiti nazionali ma solo alle esigenze locali”.
Attenzione poi spostata sull’università e sulla sopravvivenza di Lingue a Ibla. “Non si può lasciare che l’università muoia, quell’università che ho contribuito a far nascere. Dove muore una scuola muore la speranza. Non sempre lo sviluppo significa costruire marciapiedi, spesso si traduce nel “costruire” uomini, speranza del domani, ai quali va insegnato ciò che serve per sopravvivere in un mondo che cambia ogni giorno. Non è giusto che i nostri giovani debbano arrancare rispetto ai colleghi di tutto il mondo”.
Sono 10 i disegni di legge che Cugnata intende presentare nei primi 100 giorni da Deputato:
1) Riduzione delle indennità parlamentari
2) Nessun rimborso ai partiti
3) Nessun tipo di privilegio ai deputati
4) Niente fondi privati ai presidenti
5) Possibilità di rimanere in carica solo per 2 mandati parlamentari
6) Riduzione al massimo dei costi della Regione che dovrà avere solo il compito di programmare e controllare. Tutte le altre competenze spetteranno a comuni e province
7) Elaborazione di una legge che aiuti l’università a crescere attraverso lo stanziamento di fondi specifici
8) Incentivi per aiutare il mondo del trasporto ad abbattere i costi eccessivi che quotidianamente si devono sostenere per portare i prodotti siciliani in tutta Italia e aiutarli a colmare il gap infrastrutturale
9) Lotta al precariato
10) Aiuti al mondo dell’agricoltura, dell’ambiente e del turismo, anche scolastico
“Dobbiamo lavorare a testa china per riuscire a dare ai cittadini ciò di cui hanno bisogno. Bisogna anche mettere mano ad una legge dei rifiuti che disciplini la materia in modo chiaro e semplice. La gestione dev’essere unica, d’ambito, non possono esserci servizi diversi per ogni comune. Ricordo che abbiamo fatto la nuova gara per la gestione dei rifiuti nel comune di Vittoria, che si lascia così alle spalle il grande cancro della municipalizzata, la gara di compostaggio per il centro di Ragusa e il progetto per la messa in sicurezza della discarica di Scicli che è una bomba ecologica.
Quando siamo stati chiamati a svolgere un ruolo lo abbiamo fatto con grande impegno, ottenendo dei risultati. Io sono stato quello che ha eliminato il precariato alla provincia nel 2004 e al comune di Comiso quando la sinistra dell’on. DiGiacomo ne aveva creati 240.
Da assessore alla pubblica istruzione ho fatto mettere in sicurezza e realizzare decine di istituti scolastici tra cui l’istituto alberghiero di Chiaramonte Gulfi abbandonato dall’ultimo consiglio provinciale; ho creato il centro per l’orientamento scolastico che la provincia negli ultimi 5 anni ha fatto morire; ho partecipato, nel ’99, alla nascita della facoltà di lingue. Nel 2000 abbiamo fatto diventare autonome delle scuole che così sono cresciute”.
Nel corso della conferenza non sono mancate le domande sulle mancate candidature di Giovanni Mauro e Carmelo Incardona. “Noi dobbiamo capire se resistere in politica per coloro che sono stati deputati è dignitoso o non lo è. Mauro e Incardona comunque, nel corso di questa campagna elettorale, saranno al fianco dei candidati e di Grande sud, faranno parte del meraviglioso progetto di Gianfranco Miccichè che ha trovato il coraggio di staccarsi dai partiti nazionali e che hanno obblighi ben precisi con la Lega Nord e non possono guardare con rispetto alla Sicilia perché prima devono guardare agli equilibri politici. Noi non vogliamo fare gli equilibristi, vogliamo fare pace con i cittadini siciliani o saremo una classe politica che va spazzata via dal territorio. Il nostro progetto è questo: nessun vincolo con il nord o con i palazzi romani. Vogliamo portare avanti una politica che parli la lingua siciliana”.
© Riproduzione riservata