Attualità
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14/06/2007 06:47

Gianni Battaglia: la mia Sinistra

di Redazione

“Dovreste vedere l’entusiasmo che abbiamo attorno; solo così vi sarebbe assolutamente chiara la voglia di Sinistra che c’è, una Sinistra di governo, diversa sia da quella antagonista, che da quella che “mira” al centro come panacea di tutti i mali. Una sinistra vera, reale, con i valori fondanti resi, finalmente, vivi”.
Gianni Battaglia, 51 anni, ragusano, già parlamentare regionale per due legislature e senatore da sei anni, è il numero uno di Sinistra Democratica in Sicilia; il barbuto senatore ormai ex diessino, ha ricevuto l’investitura ufficiale lo scorso fine settimana.
Lui e Claudio Fava salutano la nascita di questa nuova forza politica, che si rifà all’ormai finita esperienza dell’area Mussi/Salvi interna ai DS, a quel “correntone” che valeva a livello nazionale non più del 2/4% della Quercia ma che, dalle parti di Battaglia, alle falde dei Monti Iblei, significava almeno il 60% del partito.
E Battaglia da questo zoccolo duro ha iniziato, guadagnandosi la stima dei suoi leader (Cesare Salvi prima e il Ministro Fabio Mussi ora), al punto da essere stato il numero due nella lista regionale dei DS al Senato appena quattordici mesi fa. Una stima che Battaglia ha ricambiato con il lavoro ma anche con la coerenza delle idee ed oggi si nutre in questo suo nuovo incarico, di un sentimento entusiasta che, forse, aveva stava perdendo.
“Stiamo nascendo, crescendo, giorno dopo giorno. Il 22 giugno, Sinistra Democratica siracusana avrà la sua vernice, una settimana prima dell’appuntamento regionale al San Paolo di Palermo. Ci sarà Gavino Angius a Siracusa – dice Battaglia con voce stentorea – ci saremo tutti perché sarà questo il primo di una serie di appuntamenti che ci porteranno a fine anno o, in un’ipotesi un po’ più lunga, nei primi mesi del 2008 a completare il nostro percorso di formazione”.
Qual è oggi, se c’è, il messaggio di Sinistra Democratica ? “Vogliamo dare il nostro contributo per semplificare la politica italiana partendo da sinistra, dare il nostro apporto di idee e di ideali, dopo aver visto gli esiti elettorali delle ultime consultazioni. In tanti ci vedono come un’importante alternativa a quella sfrenata voglia di centro che sembra ormai pervadere tutti, come se solo lì ci fosse la soluzione dei problemi. Noi no; noi pensiamo che a sinistra ci siano valori condivisibili, ci siano importanti prerogative anche di governo, perché la nostra non è la sinistra antagonista, radicale. Noi siamo una novità in fieri, in crescita; noi siamo una scelta precisa e senza distinguo”.
Qual’è oggi, senatore Battaglia, la situazione in Sicilia ? “Abbiamo già un forte radicamento in alcune realtà importanti, come Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, parte dell’agrigentino. In altre realtà siamo deboli, come Trapani, Enna, Messina. Ma questi sono dati che facciamo solo in raffronto alla “casa madre” dei DS; ci sono molte espressioni che ci guardano con grande interesse, sono quelle di una sinistra oggi più radicale che però vuole essere forza di governo. Eppoi ci sono quegli elettori che hanno scelto di non andare a votare perché in aperto contrasto con alcune scelte del nostro governo, che oggi vedono in Sinistra Democratica, quel progetto coerente con le loro idee ma che ha attitudini e principi importanti”.
Se le dico Taranto ? “Bè, un grande successo quello del “nostro” Ippazio Stefano, con più del 77% – afferma Battaglia sorridente – Chi ha vinto ha avuto il nostro sostegno; lì siamo il primo partito con sette consiglieri, lì abbiamo dimostrato nei fatti la nostra crescita. Ecco Taranto è l’esempio lampante di ciò che rappresentiamo già adesso e di cosa possiamo rappresentare domani”.
Parlare di novità assoluta, pensando a voi, non appare azzardato ? “Tutt’altro; lo siamo – spiega Battaglia – anche se abbiamo numeri già consolidati. Oggi all’ARS abbiamo un solo rappresentante (l’ex segretario generale della CGIL Francesco Cantafia) anche se erano tre i deputati dell’area Mussi. Ma siamo già 12 i senatori, 23 i deputati e 6 i deputati europei. E non sono numeri da poco”.
Ma oggi, Gianni Battaglia, come divide la sua settimana, visto il nuovo incarico? “Potrei banalizzare, dicendo che, anziché fare Catania Roma a/r, parto e torno da Palermo! In realtà, è dura anche perché se gli spostamenti aerei per gli altri è agevole, per me, che vengono dalla piccola Ragusa, la logistica è, un attimo, più tortuosa. Ma chi mi conosce sa benissimo, che più le cose sono complicate, più mi ci ritrovo. E allora non è certo qualche (eufemismo…) chilometro in più la settimana che mi fa specie”.
Sinistra Democratica…bè oggi Nanni Moretti avrà un po’ meno difficoltà a cercare qualcuno che dica qualcosa di sinistra !