di Redazione


“Una campagna elettorale sobria, semplice, senza padrini. Delle donne e degli uomini liberi”.
Sono parole chiave della candidatura del preside Enzo Giannone alla carica di sindaco di Scicli.
“La stagione delle ambizioni è terminata –ha dichiarato Giannone-.
La nostra non è l’esperienza di una lista civica che nasce in vista delle elezioni in maniera strumentale.
Siamo un gruppo di persone che fanno politica da sempre tra la gente, nei quartieri, che ha scelto la strada della lista civica proprio per riaffermare il primato della politica. Rappresentiamo la vera istanza dell’autonomismo, incarnando l’istanza locale che si apre al mondo”.
Giannone è affiancato dall’ex direttore di banca Guglielmo Lucenti, da Franca Carrabba e dal professor Giuseppe Mineo, docente di diritto privato a Catania.
Lucenti: “Scicli deve tornare a essere come negli anni ottanta, città dei fiori”.
Franca Carrabba: “Dicono che la nostra politica è perdente, ma io ed Enzo il nostro sogno lo abbiamo iniziato insieme, con Pino Lonatica.
E vogliamo dare il sorriso a questa città.
Mineo: “Vogliamo restituire agli elettori, trattati come meri consumatori dal mondo politico, il diritto di cittadinanza.
E facciamo questo con la riscoperta dei territori, dei legami, del senso di comunità.
Oggi ci vogliono far credere che l’unica dimensione possibile è il mercato, ma il mercato di Scicli non è quello di Francoforte”.
Giannone: “Se passo al ballottaggio non mi apparenterò con nessuno.
E non faccio promesse.
Metto per cinque anni la mia vita al servizio della città.
Cinque, perché credo che l’impegno totale (sarò un sindaco a tempo pieno) sia un grande dono per la comunità”.
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