A palazzo Barone
di Redazione

Giarratana – Da domani pomeriggio, per l’Agosto giarratanese, un appuntamento esclusivo. Per la prima volta a Giarratana, dopo dieci anni di indagini e di studi effettuati dagli archeologi francesi guidati dall’illustre medievalista Philippe Racinet dell’Université de Picardie-Service Départemente d’Archèologie de L’Oise, in Francia, saranno esposti tre preziosissimi elementi architettonici in calce locale, rinvenuti nel sito distrutto dal terremoto dell’11 gennaio 1693, il sito di Terravecchia.
Tornano quindi a rivivere le antiche “pietre” di Giarratana grazie ad un’importante e convinta iniziativa portata avanti dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Lino Giaquinta. E’ stato l’assessore alla Cultura Letizia Leggio a seguire con attenzione, passo dopo passo, il percorso che ha potuto adesso raccogliere i propri frutti grazie alla sinergia tra il Comune di Giarratana, che fortemente promosso il progetto, in uno alla Soprintendenza ai beni culturali di Ragusa nella persona del sovrintendente Alessandro Ferrara e al Parco archeologico di Kamarina, nella persona del direttore Giovanni Distefano. L’inaugurazione è in programma alle 18 di lunedì 13 agosto a palazzo Barone di via XX settembre. I reperti potranno essere ammirati anche martedì 14 agosto, dalle 9 alle 24, in occasione dei festeggiamenti in programma per la 34esima edizione della Sagra della cipolla.
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