Attualità
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04/04/2008 18:55

Giovanni Bologna commissario a Modica, elezioni di giugno a rischio

di Redazione

 E’ Giovanni Bologna, attuale direttore generale del dipartimento regionale lavoro, il commissario straordinario nominato dalla Regione Sicilia per il comune di Modica. Bologna, 48 anni, avvocato, nativo di Castelvetrano, alla sua prima esperienza commissariale, è chiamato dunque a traghettare l’ente di palazzo San Domenico fino al voto amministrativo.
“Per il momento non mi è stato ancora notificato il decreto di nomina, per intanto sono grato dell’incarico – ha commentato in prima istanza -. Conosco Modica perché l’ho visitata da turista ed anche per via della presenza di uffici distaccati del dipartimento che dirigo. E’ una gran bella città”. A quando l’insediamento?
“Non so ancora – risponde -. Attendo che mi venga notificata la nomina. Non potrà di certo essere oltre il 15 aprile”. Una data indicata non a caso da Bologna. E’ infatti il sessantesimo giorno antecedente la data delle elezioni amministrative. Termine, che se rispettato, potrà permettere a Modica di andare alle urne il 15 e 16 giugno. Se tale termine dovesse invece venire “sforato”, porterebbe Modica al voto nella primavera 2009. Un “rischio slittamento” che, nonostante le rassicurazioni che giungono dal mondo della politica, sembra essere reale. La vicenda infatti si ingarbuglia nei meandri della burocrazia. Oltre al termine relativo alla data dell’insediamento del commissario straordinario, Modica ed i modicani devono guardare con attenzione anche alla data di pubblicazione del decreto che indice, uffiicialmente, le elezioni amministrative in Sicilia. Un decreto che sarà redatto sulla scorta della delibera di Giunta votata mercoledì mattina. Se da qui alla data di emanazione del decreto d’indizione delle elezioni amministrative, il commissario straordinario non si sarà insediato ufficialmente, a Modica non si voterà a giugno 2008 bensì nella primavera del prossimo anno, “perché – come fanno sapere dall’Assessorato regionale agli Enti Locali – non sarebbe rispettato il principio certativo contenuto nell’Ordinamento Amministrativo degli Enti Locali di Sicilia”.

Se, in questo meccanismo dai tempi ristretti e dagli ingranaggi complicati, dovesse andare storto, quel rischio lontano di un voto posticipato al 2009, potrebbe presentarsi, con tutte le conseguenze del caso per Modica e per i modicani.

Giorgio Caruso