Giudiziaria Piazza Armerina

Abusi sessuali in parrocchia, rinvio a giudizio il vescovo Gisana per falsa testimonianza

A processo assieme all’alto prelato, con lo stesso capo di imputazione, il vicario giudiziale di Piazza Armerina Murgano

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Piazza Armerina - Per la procura di Enna il vescovo di Piazza Armerina, il modicano Rosario Gisana, sapeva degli abusi di Giuseppe Rugolo e testimoniò il falso nel processo al prete ennese condannato per violenza sessuale. Con Gisana verrà processato anche il vicario giudiziale di Piazza Armerina, Vincenzo Murgano, pure lui accusato di falsa testimonianza nel processo a Rugolo. Il sacerdote imputato di aver abusato di un minore è già stato condannato in primo grado a sei anni e 4 mesi. 

Per Gisana e Murgano il processo si apre il 26 maggio davanti alla giudice monocratica di Enna Maria Rosaria Santoni. E’ stato consegnato ai due imputati il decreto di citazione diretta a giudizio.Secondo quanto emerso la presunta falsa testimonianza di Gisana riguarda l'offerta di 25 mila euro, fatta alla vittima, minorenne all'epoca dei fatti, per mettere a tacere le accuse mosse al sacerdote. 

Non solo, la procura contesta al vescovo “di avere contattato Rugolo, informandolo dei fatti, prima dell'incontro avuto con i genitori della parte offesa; di aver taciuto in aula che Rugolo ammise le sue colpe sin dal primo confronto che ebbe con lui; di avere avuto notizia di altre persone maggiorenni che avevano subito abusi sessuali da parte del medesimo sacerdote”. 

Nel procedimento contro Rugolo è stata riconosciuta dal tribunale la responsabilità civile della Curia di Piazza Armerina che non avrebbe preso le opportune precauzioni per evitare che Rugolo portasse a termine le sue condotte nei confronti di giovani che frequentavano la sua parrocchia di Enna, e questo malgrado il giovane abusato si fosse rivolto ad alcuni sacerdoti e ai vertici della diocesi, compreso il vescovo Rosario Gisana.


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