Giudiziaria
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28/04/2022 08:35

Agguato ai genitori: madre e padre operati. Il figlio: «Non ricordo nulla»

La donna, ragusana, è in rianimazione: ancora mistero sul “raptus” del figlio

di Redazione

Agguato ai genitori: madre e padre operati, il figlio: «Non ricordo nulla»
Agguato ai genitori: madre e padre operati, il figlio: «Non ricordo nulla»

 Santa Maria Coghinas, Ss – Proseguono le indagini sul duplice tentato omicidio all’interno di un residence di Santa Maria Coghinas, nel sassarese, dove ieri all’alba Alberto Picci, 47 anni, ha aggredito i genitori – Giuseppe Picci, cagliaritano di 68 anni, e Maria Giovanna Drago, ragusana di 67 anni – mentre dormivano nel loro letto, in preda a quello che gli inquirenti sardi definiscono un “raptus” improvviso, su cui stanno ancora cercando di far luce: non è stato ancora chiarito con i media se a innescare la furia assassina del figlio siano dei disturbi psichici, di cui potrebbe soffrire, o dei rancori familiari covati nel tempo.

Il padre è stato colpito da una fiocina sparata con un fucile da pesca subacquea, che lo ha trafitto alla gola; la madre, invece, è stata ferita alla testa con un forchettone. La donna, nonostante le gravi ferite, è riuscita in qualche modo a dare l’allarme al 118, che ha trasportato d’urgenza entrambi i coniugi al Santissima Annunziata di Sassari, dove sono tuttora ricoverati in condizioni disperate. La moglie è stata sottoposta a un intervento chirurgico e al momento è intubata e sedata nel reparto di rianimazione. Ad avere la peggio il marito, che rischia la vita: anche lui è stato operato, per estrarre l’arpione rimasto conficcato nel collo.

Quando i carabinieri sono arrivati nella casa hanno trovato il figlio in stato confusionale, incapace di spiegare l’accaduto: a quanto pare avrebbe agito in stato di semi consapevolezza, senza alcun motivo apparente. La camera da letto teatro dell’agguato era a soqquadro, come se ci fosse stata una colluttazione: tracce di sangue sono state rinvenute fin nel piccolo ballatoio che conduce al giardino, davanti all’abitazione. La scientifica ha eseguito i rilievi del caso, utili a chiarire la dinamica del dramma; mentre il 47enne è in carcere: stamani si terrà l’udienza di convalida dell’arresto, alla presenza dell’avvocato difensore Tania Decortes.

“Stavo dormendo e ho sentito dei rumori nel cuore della notte, poi non ricordo più niente. Vorrei solo sapere come stanno i miei genitori”. Queste le uniche parole di Alberto Picci, riportate dai media locali.  Tecnico di regia e montaggi audiovisivi, l’uomo ha lavorato per diverse emittenti televisive del nord Italia, con una parentesi anche a Sky. Sposato con una donna di nazionalità straniera, da cui ha avuto dei figli e dalla quale si era però separato da tempo, lo scorso novembre era rimasto senza lavoro e da circa un mese e mezzo fa aveva deciso di trasferirsi con i genitori nella villetta del Residence Casteldoria.