Indagato sui concorsi truccati all'Università di Catania: impossibile trovare un candidato presentabile
di Redazione

Catania – Pare una barzelletta. Prima c’era Saverio Cotticelli, l’ex generale costretto a un passo indietro dopo l’intervistatv in cui aveva candidamente ammesso di non sapere a chi toccasse attuare il piano per fronteggiare la pandemia. Dopo una settimana è subentrato Giuseppe Zuccatelli, un gaffeur negazionista che è durato qualche giorno. Ieri è stata la nomina dell’ex rettore della Sapienza di Roma, Eugenio Gaudio, a commissario alla Sanità in Calabria. Qui è bastata addirittura qualche ora per sollevare il coperchio dell’indagine catanese sui presunti concorsi truccati nell’università etnea, in cui è indagato. Lo stesso presidente della commissione Antimafia ha dicharato che “Gaudio non è la personalità giusta” per quel ruolo. Non ce n’è uno buono, insomma. Possibile che questo governo non riesca a trovare una personalità immacolata e presentabile da mettere a capo della salute nella regione?
L’inchiesta è denominata “Università bandita” e, come scrive il quotidiano ‘Domani’ Gaudio aveva ricevuto l’avviso di conclusione indagine e subito dopo era stato interrogato. L’inchiesta nella quale è coinvolto Gaudio è stata avviata nel 2019 dal Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e dalla pm Raffaella Vinciguerra. Sono 66 le persone coinvolte tra cui molti esponenti del mondo universitario etneo. “In questa indagine Gaudio è indagato per alcune telefonate nelle quali parlavano di lui, il reato è il concorso in turbativa”, scrive il Domani. Sembra che per la sua posizione “è arrivato l’avviso delle conclusioni delle indagini”, “Gaudio si è fatto interrogare e, spiegano fonti autorevoli, la sua difesa ha fatto riflettere gli inquirenti che al momento propendono per una richiesta di archiviazione nei suoi confronti”, scrive il quotidiano. “Tuttavia ancora non è stata fatta e deve comunque passare al vaglio di un giudice, che dovrà condividere o meno l’eventuale richiesta di archiviazione della procura di Catania”.
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