Giudiziaria Trapani

Inchiesta sanità, 10 arresti, ai domiciliari ex manager Asp Trapani

Appalti per le forniture, nomine, concorsi truccati, sesso in cambio del rilascio di una patante, c'è tutto

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Trapani - C'è la presidente del consiglio comunale di Trapani, Anna Lisa Bianco, tra le persone indagate nella maxi inchiesta su casi di corruzione nella sanità trapanese. Per lei sono scattati gli arresti domiciliari. Aveva saputo, infatti, in anticipo, i quiz della procedura straordinaria di assunzione prevista per l'emergenza Covid.

Maggio 2020 - dicembre 2023, sono passati tre anni e mezzo dall'operazione "Sorella Sanità" e ieri mattina una nuova tempesta giudiziaria si è abbattuta sulla sanità trapanese con l'operazione "Aspide" della Guardia di Finanza.

Appalti per le forniture, nomine, concorsi truccati, sesso in cambio del rilascio di una patante, c'è tutto questo nella nuova inchiesta sulla corruzione nella sanità trapanese.
I militari della Guardia di Finanza ritengono di aver portato alla luce un collaudato meccanismo di “addomesticamento” e “manipolazione” di procedure di gara, pubblici concorsi ed affidamenti di incarichi dirigenziali all’interno delle strutture sanitarie trapanesi attuato, in un contesto collusivo e secondo una logica clientelare, con la compiacenza di alcuni pubblici ufficiali.

Due le persone in carcere, otto agli arresti domiciliari, tre sono sottoposte all'obbligo di dimora. 17, in totale, le persone indagate dalla Procura.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono corruzione, induzione indebita a dare utilità, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, truffa a ente pubblico, frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale, rivelazione di segreti d'ufficio, favoreggiamento personale e false attestazioni di presenza in servizio.

Le indagini dirette dalla Procura di Trapani e delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, avrebbero consentito di "disvelare un ormai collaudato meccanismo di 'addomesticamento' e 'manipolazione' di procedure di gara, pubblici concorsi e affidamenti di incarichi dirigenziali all'interno delle strutture sanitarie trapanesi attuato, in un contesto collusivo e secondo una logica clientelare, con la compiacenza di alcuni pubblici ufficiali".

Le indagini, avviate sulla regolarità di un bando di gara indetto dall'Asp di Trapani per la fornitura di attrezzature sanitarie necessarie per fronteggiare l'emergenza sanitaria da Covid-19 da destinare ai reparti di terapia intensiva, secondo l'accusa avrebbero fatto emergere "significative carenze e condotte distorsive nella gestione e nello sviluppo della procedura d'urgenza bandita, andando quindi a turbare la procedura di aggiudicazione a esclusivo vantaggio di una Spa già contrattualmente legata all'Asp".

I nomi dei 17 indagati
Tra le persone arrestate la presidente del consiglio comunale di Trapani, Anna Lisa Bianco. Per lei sono scattati gli arresti domiciliari. Aveva saputo, infatti, in anticipo, i quiz della procedura straordinaria di assunzione prevista per l'emergenza Covid. Poi ci sono l'ex manager dell'Asp di Trapani, Fabio Damiani (già arrestato nel 2020 per l'operazione Sorella Sanità). Gioacchino Oddo (direttore sanitario dell'Asp, per lui è scattato il carcere), Giuseppa Messina (funzionaria dell'Asp), Antonella Federico (dipendente della società Althea, agli arresti domiciliari), Giovanni Iacono Fullone (socio della Iacono Servizi Srl e consigliere comunale di Mazara, arresti domiciliari), Alberto Adragna, Bartolomeo Gisone, Antonino Sparaco (direttore del centro salute globale dell'Asp di Trapani), Nunzia La Franca, Angela Maria Valentina Cruciata (funzionaria dell'Asp) Carlo Gianformaggio, Gaspare Gianformaggio (consigliere comunale di Trapani, per lui obbligo di dimora) Nicola Gangi, Attilio Giuseppe Bonavires, Antonina La Commare, Ranieri Candura.


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