Campobello di Mazara non era un rifugio occasionale: il superboss vi abitava almeno dal 2019
di Redazione

Trapani – Era lì da almeno quattro anni.
Che in via San Giovanni 260 avesse abitato Messina Denaro, la polizia lo ha scoperto grazie alla soffiata fatta da chi, non sapendo di avere di fronte proprio il latitante, aveva fatto il trasloco. In questa casa di un centinaio di metri quadrati Matteo Messina Denaro abitava almeno dal 2019: emerge anche una figura di donna, per adesso senza nome. Viene fuori anche l’ipotesi che, per mimetizzarsi meglio, Messina Denaro possa avere abitato anche con quel figlio segreto del quale si parla da qualche anno, da quando nel 2005 la polizia intercettò una conversazione in cui si facevano riferimenti criptici ma mirati. Parlavano fra di loro Filippo Guttadauro, cognato del boss, marito della sorella, Rosalia Messina Denaro, e suo figlio Francesco.
Campobello di Mazara dunque non era un rifugio occasionale, per questo boss spregiudicato, che lunedì con Luppino era andato a fare la chemioterapia nella clinica La Maddalena di Palermo. Partito dal suo covo di vicolo San Vito, aveva posteggiato la Giulietta nel recinto di Luppino (ieri sera è scattata la perquisizione anche a casa del figlio dell’autista) ed era partito per Palermo sulla sua Fiat Bravo. Luppino in tasca aveva un biglietto con le indicazioni per comprare un pezzo di ricambio – la guarnizione dello sportello lato guida di una Giulietta 1,6 ultima serie – per l’auto del latitante. Latitante si fa per dire, perché né al ristorante (trovate ricevute da 700 euro), né nella casa di cura, nascondeva affatto il suo aspetto, facendo selfie.
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