Giudiziaria Castelvetrano

Messina Denaro voleva uccidere la nonna di sua figlia Lorenza

il superboss voleva vendicarsi di Filippina Polizzi, madre di Franca Alagna, la donna che al boss ha dato una figlia. Sarebbe stata responsabile di averla «allontanata» dal padre, spingendola anche a Londra

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/16-06-2023/messina-denaro-voleva-uccidere-la-nonna-di-sua-figlia-lorenza-500.jpg Messina Denaro voleva uccidere la nonna di sua figlia Lorenza


Castelvetrano - Un piano di morte mai portato a termine nei confronti della suocera. 

Matteo Messina Denaro, raccontano i giudici del Riesame nel respingere la richiesta di scarcerazione dell’amante storica del capomafia, la maestra Laura Bonafede, voleva far fuori la nonna di sua figlia. 

Un piano di morte mai portato a compimento che l’ex latitante aveva ideato per vendicarsi di Filippina Polizzi, madre di Franca Alagna, la donna che al boss ha dato una figlia, Lorenza. Matteo non aveva dubbi: se Lorenza, costretta con la madre a vivere nella casa paterna, compiuti 18 anni, aveva deciso di andarsene scappando fino a Londra per tagliare i ponti con una famiglia decisamente difficile, la colpa era della nonna materna. Che per questo doveva morire.

In un messaggio del 15 dicembre del 2022 tra l’allora latitante e la Bonafede, «la maestra lasciava intendere - scrivono i magistrati - che Messina Denaro avesse manifestato il proprio intento omicidiario ai danni di Filippina Polizzi, madre di Franca Alagna e ritenuta la vera artefice delle frizioni familiari». Nel biglietto citato dai giudici la Bonafede, riferendosi a una precedente comunicazione con il capomafia, scrive sibillina: «al punto 35 mi dici che porterai Quella a salutare Uomo», dove “quella” è la Polizzi e “Uomo” è il boss Leonardo Bonafede, padre della maestra deceduto anni fa. Una frase criptica che lascia intendere le intenzioni del capomafia: far raggiungere alla nonna di sua figlia il boss passato a miglior vita. Una storia che, al di là della sua drammaticità, prova, secondo il tribunale, lo strettissimo rapporto tra la maestra e Messina Denaro che a lei confidava i segreti più nascosti.

Cosa sia accaduto, perché, cioè, alla Polizzi sia stata risparmiata la vita non si sa. Quel che è certo è che i contrasti e le incomprensioni che hanno allontanato per anni Lorenza dal padre naturale sono superati. La ragazza, verso cui Messina Denaro in più di un pizzino diretto alle sorelle aveva espresso giudizi pesantissimi ai limiti del disprezzo, per ben due volte è andata a trovare il padre nel supercarcere de L’Aquila. Lunghissimi colloqui, preceduti e seguiti da lettere, che sembrano aver messo fine ad anni di guerra.


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