Giudiziaria
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15/06/2022 07:10

Perizia psichiatrica su Martina Patti: «Era posseduta»; «Nessun pentimento»

Il caso Elena Del Pozzo, parlano difesa e inquirenti

di Redazione

Il caso Elena Del Pozzo, parlano difesa e inquirenti
Il caso Elena Del Pozzo, parlano difesa e inquirenti

 Mascalucia, Ct – Chiederà la perizia psichiatrica Gabriele Celesti, avvocato difensore di Martina Patti: la 24enne ha ucciso a coltellate e avvolto nei sacchi il corpo della figlioletta Elena Del Pozzo, in un terreno adiacente alla sua abitazione di Mascalucia. Quando i carabinieri hanno disposto una perquisizione nella casa, la giovane madre è crollata, riferendo al padre che l’accompagnava in caserma dove si trovasse il corpo della piccola: sarebbe stato l’uomo a indicare ai militari quel campo che Elena conosceva bene, in cui si sentiva sicura perchè ci andava spesso proprio con la madre a cogliere ginestre.

“È stato un interrogatorio drammatico – ha riferito ieri sera Celesti -, la mia assistita era distrutta, ha fatto qualcosa che neppure lei pensava di poter fare. È stato come se qualcuno si fosse impadronito di lei” ha detto, evocando quasi una possessione demoniaca, da esorcismo. Che non le ha impedito, tuttavia, di trovare il tempo di armarsi di pala e zappa, provare a nascondere la salma di Elena, escogitare una farfantaria da raccontare al padre della piccola e recarsi dritta in caserma – anziché chiamare il 112 – riferendo di essere l’unica testimone di un improbabile sequestro.

Ha raccontato addirittura che i rapitori volevano così punire il padre, che si era messo in testa di cercare il vero colpevole di una rapina in una gioielleria di cui era stato ingiustamente accusato nel 2020 e da cui era stato assolto l’anno scorso. Con Alessandro del Pozzo aveva avuto questa figlia, che però non gli aveva regalato il suo sorriso e l’opportunità di una pace, una tregua ai genitori separati, in guerra latente. “Infelicità” è il termine usato dai pm per definire la loro relazione, sfilacciatasi nel tempo con rapporti con altre persone. Altre fonti, tuttavia, riferiscono che la giovane non ha mostrato commozione o segni di pentimento durante la deposizione, durata oltre due ore, senza che la rea confessa fornisse un vero e proprio movente per il suo folle gesto.

A meno non sia da considerarsi tale la presunta gelosia covata nei confronti della nuova fidanzata del suo ex compagno, a cui la sua bimba si sarebbe affezionata. “La piccola ha trascorso la sera prima del delitto insieme al papà, ai nonni paterni ed alla nuova compagna del padre con la quale ha giocato – fanno sapere dal comando -, e la bimba ha dormito con loro”. Ancora nessuna notizia, invece, a proposito della lama che ha ripetutamente colpito a morte la vittima: due, tre, quattro coltellate al collo, alla parte alta della schiena, dietro l’orecchio. Gli investigatori non hanno rivelato se sia stata trovata o meno, ma forse è il dettaglio meno rilevante di una turpe vicenda. Hanno invece sottolineato che “non risultano atteggiamenti violenti tenuti in passato dalla donna contro la figlia”, come riferito dai parenti del padre.