Giudiziaria
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18/10/2022 11:43

Siracusa, tre poliziotti arrestati per traffico di droga e corruzione

L’indagine della Dda di Catania, coinvolti gli agenti in servizio alla Squadra Mobile di Siracusa.

di Redazione

Siracusa, tre poliziotti arrestati per traffico di droga e corruzione
Siracusa, tre poliziotti arrestati per traffico di droga e corruzione

Siracusa – Tre poliziotti, di cui uno in pensione, arrestati a Siracusa e un carabiniere in servizio indagato. Le accuse? associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope e, tra gli altri, corruzione, peculato e falso in atto pubblico per i primi tre, assieme a un’altra persona. Rivelazione di segreto d’ufficio, invece, l’accusa per il militare dell’Arma. A seguito di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania e della Procura di Siracusa, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria del Comando Provinciale di Catania, hanno eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare con la quale il Gip etneo ha disposto misure restrittive nei confronti di quattro soggetti. Gli indagati raggiunti dalle misure sono Rosario Salemi, nato a Noto, 51 anni, Giuseppe Iacono, nato a Catania, 58, Claudia Catania,di Siracusa, 54 anni, Vincenzo Santonastaso, di Noto, del ‘71.

L’indagine, avviata dalla Dda, ha fatto luce sulle condotte di tre ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria già in servizio alla Squadra Mobile di Siracusa e ha consentito di ricostruire il “modus operandi” che sarebbe stato utilizzato dai pubblici ufficiali. Nel corso dell’attività investigativa coordinata dalla Procura di Siracusa nel biennio 2019-2020, emergeva la stretta vicinanza di due dei tre appartenenti precedentemente in servizio alla Sezione Antidroga della Squadra Mobile ai familiari di uno dei maggiori esponenti di una piazza di spaccio siracusana, poi divenuto collaboratore di giustizia. Contestualmente i finanzieri delle unità specializzate del Gico accertavano che dal 2011 al 2018, i pubblici ufficiali avrebbero contribuito a rifornire abitualmente le locali piazze di spaccio in virtù del rapporto illecito creato con due esponenti di spicco delle associazioni criminali dedite al traffico di stupefacenti, poi divenuti collaboratori di giustizia. Gran parte della sostanza stupefacente che sarebbe stata ceduta dietro corrispettivo dai poliziotti a tali referenti, proveniva dai sequestri eseguiti nel corso di indagini e sottratta all’esito delle analisi di laboratorio effettuate sui campioni, prima del deposito all’ufficio Corpi di reato del Tribunale di Siracusa. La sostanza stupefacente sequestrata veniva sostituita con materiale di ogni genere, come mattoni di terracotta al posto dei panetti di hashish o mannitolo in luogo della cocaina.

Inoltre, anche al fine di consentire la prosecuzione dei traffici illeciti, i poliziotti, nel corso degli anni, avrebbero garantito l’impunità ai propri sodali, rivelando agli interessati l’esistenza di indagini a loro carico della Procura di Siracusa e della Dda di Catania, comprese specifiche informazioni in merito a intercettazioni in atto, idonee a pregiudicarli, e ai luoghi ove erano installate microspie delle Forze dell’Ordine, nonché i contenuti dei verbali di collaboratori di giustizia. Oltre ai proventi derivanti dalla fornitura di sostanze stupefacenti, gli indagati sarebbero stati tra loro legati anche da un rapporto corruttivo stabile e duraturo, ricevendo dai referenti della piazza di spaccio remunerazioni periodiche per le informazioni fornite e il sostegno garantito tanto che per due dei tre poliziotti è stata notata una notevole sproporzione tra i redditi percepiti e il loro tenore di vita. Le misure Il Gip di Catania ha quindi disposto la custodia cautelare in carcere per due poliziotti, uno dei quali in quiescenza e l’altro ancora in servizio alla Polfer di Siracusa, nonché il sequestro preventivo a loro carico, rispettivamente, per un importo pari a 209.908 euro e a 374.000 euro; gli arresti domiciliari per un vice ispettore di Polizia e un cinquantenne netino, quest’ultimo complice nel recente traffico degli stupefacenti messo in atto da due dei pubblici ufficiali coinvolti. Le misure cautelari personali sono state eseguite congiuntamente da appartenenti alla Polizia di Stato e alla Guardia di finanza. Successivamente si provvederà alla notifica dell’invito a rendere interrogatorio nei confronti di un appartenente all’Arma dei Carabinieri, in servizio a Siracusa, indagato nell’ambito dello stesso procedimento, per il reato, in concorso, di rivelazione di segreto d’ufficio.