Vittoria - Sarà sottoposto a perizia psichiatrica Wajdi Zaouadi, 31 anni, che il 12 giugno 2024 la pubblica accusa ritiene avere incendiato l’abitazione di famiglia in piazza Unità a Vittoria, dopo avere cosparso di liquido infiammabile la camera da letto dei genitori, il corridoio e l’ingresso dell’abitazione. A causa delle gravissime ustioni riportate morirono la madre Mariem Sassi 55 anni e la sorella Samah, 34 anni. Pur gravemente ustionati, si salvarono il padre Kamel cinquantasettenne e la sorella più piccola, la diciannovenne Omaima.
Wajdi Zaouadi, giovane problematico, seguito dalla famiglia e dal dipartimento di salute mentale, dopo la convalida del fermo eseguito a poche ora dai fatti, dalla Polizia di Stato - commissariato di Vittoria e Squadra mobile di Ragusa -, è rinchiuso in una sezione speciale del carcere di Siracusa. Verrà sottoposto a perizia psichiatrica su richiesta di incidente probatorio da parte del difensore, l’avvocato Giovanni Ascone che chiede di sapere se il suo assistito era capace di intendere e volere al momento del fatto e se è in condizioni di partecipare al processo.
Il trentunenne era stato già giudicato incapace di intendere e volere in un altro procedimento penale, precedente a quello in corso e che lo aveva visto protagonista per una violenta resistenza a pubblico ufficiale. Il gip presso il Tribunale di Ragusa, Gaetano Di Martino, ha accolto l’istanza del difensore conferendo l’incarico al professore Eugenio Aguglia ordinario di Clinica psichiatrica all’Università di Catania; parteciperanno alle operazioni peritali i consulenti della difesa Salvatore Valvo, psichiatra e Giuseppe Iuvara, medico legale. Le operazioni avranno inizio con accesso al carcere di Siracusa il 7 febbraio. Il pubblico ministero titolare delI'inchiesta è il sostituto procuratore Martina Dall’Amico. Il 10 aprile 2025 è prevista l’udienza davanti al gip nel corso della quale verrà escusso il perito professore Aguglia che riferirà sull'esito della perizia, e i consulenti della difesa. Le ipotesi di reato in capo a Wajdi Zaouadi sono incendio doloso, omicidio, tentato omicidio aggravati dai vincoli famigliari, dalla crudeltà, dai futili motivi, e dall’avere agito in circostanze tali da ostacolare la privata difesa.