di Redazione
Dichiarazioni di Eugenio Arnaudo (Consigliere Cus – Università di Catania):
“Apprendo dai mezzi di informazione locali che l’On. Pippo Digiacomo avrebbe nominato, nell’ultima riunione dell’Assemblea Provinciale del Partito un esecutivo espressione non si sa bene di chi.
Non certo della base, in quanto ancora una volta i soggetti catapultati in seno a questo fantomatico organismo sono autoreferenziali, voluti solamente dal Padre Padrone del Partito nella nostra Provincia, l’On. Pippo Digiacomo.
L’ex Sindaco di Comiso aveva promesso che, qualora eletto all’ARS, si sarebbe dimesso dalla carica di Coordinatore Provinciale. Così non è stato.
Probabilmente l’On. Digiacomo sarà contento del non aver neanche un eletto al Parlamento Nazionale (colpa che ricade, certamente, anche su di Lui per la carica che ricopre) o ancora sarà stato entusiasta dei risultati “particolarmente brillanti” del PD nelle ultime tornate elettorali Nazionali, Regionali ed Amministrative.
A Comiso, Città da Lui governata fino a qualche mese fa, il candidato del PD ha perso al primo turno così come a Scicli e ad Acate.
L’unica soddisfazione viene da Modica dove il neo Sindaco Buscema, per il quale abbiamo tutti strenuamente lavorato, ha vinto non certamente perché espressione del Pd visto che, senza premio di maggioranza, il PD prenderebbe solo 6 seggi in seno al Consiglio comunale.
Per tale ragione mi chiedo come si possa ignorare lo stato comatoso nel quale riversa il PD in Provincia, in un periodo nel quale si parla molto di eutanasia, potremmo dire che al Partito appena nato, manca solo il coraggio di staccargli la spina.
Lo capiscono tutti. I due terzi di assenti all’ultima Assemblea Provinciale del Partito, i cittadini che a questo Partito non danno fiducia, Tonino Solarino che si è tirato fuori dalla vita politica del PD provinciale, l’ex Segretario Regionale dei giovani, Paolo Borrometi che si è da tempo defilato da questo modo di far politica, il Segretario organizzativo Di Stallo che non lesina polemiche dichiarazioni sul metodo con il quale il segretario provinciale stia conducendo il Partito alla deflagrazione.
L’unico che non si rende conto della realtà dei fatti è l’On. Digiacomo, forse interessato a fare mambassa di cariche personali e di crearsi organigrammi “comodi” che possano metterlo al riparo da critiche che, invece, sono già presenti nell’opinione pubblica.
Ecco come si giustificano le mancate dimissioni di Digiacomo dal ruolo provinciale, ecco come si giustificano le indicazioni nell’Esecutivo di questo giovane indicato come Responsabile di un movimento giovanile ancora non presente a nessun livello, per il quale vi sono solo delle indicazioni regionali e, qualora si volesse appellare ad esse, ci sarebbero ben altri giovani che, come eletti, avrebbero di certo i titoli per rappresentare le istanze disattese dei giovani democratici.
Così si uccide lentamente il PD. Meglio, appunto, staccarne la spina.”
Eugenio Arnaudo
Consigliere al CUS – Università di Catania –
PD
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