Un intellettuale, uno scrittore, che sa di politica
di Giuseppe Savà

Nè Matteo Salvini, nè Luigi Di Maio diventeranno premier in questa legislatura. Il dato è chiaro e incontrovertibile. Poichè nessuno dei due può, con la maggioranza-minoranza attuale, ambire a formare un governo, qualunque formula passa attraverso una mediazione politica che escluderà l’identificazione del nuovo premier con il capo politico di un partito o di una coalizione. Serve quindi una figura terza, in grado di fare sintesi politica, fra Pd e Cinquestelle da un lato, nella prima ipotesi di governo a due ruote motrici, e fra le forze del nuovo arco costituzionale (Meloni, FI, Lega, Pd, Cinquestelle) nella seconda ipotesi di un governo del “tutti dentro”, che riscriva -come il primo del resto- la legge elettorale.
Una proposta ci sentiamo di fare. Serve una figura alta, autorevole, che sappia di politica ma che a un tempo sia estranea ai giochi di potere. Serve una personalità che abbia nella dialettica, nella capacità di ragionare e far ragionare un suo punto di forza. Perchè Gianrico Carofiglio? E’ un ex magistrato, persona integra, che due legislature fa è stato senatore Pd. Non è renziano e non è antirenziano, è favorevole al dialogo fra Pd e Cinquestelle, è abituato a essere super partes. Infine, è uomo di cultura, amatissimo (dalle lettrici, ma anche dai lettori), persona credibile.
Ci permettiamo di suggerire sommessamente al Presidente Sergio Mattarella di valutare questa proposta. Dia l’incarico per formare il nuovo governo a un intellettuale, a un uomo di cultura, a un uomo dello Stato. Dia un colpo d’ala e ci sorprenda. L’Italia ha bisogno di amare chi la rappresenta.
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