Attualità
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06/02/2011 17:49

Guastella superstar vince col 70 per cento

Barrera sconfitto. 2720 i partecipanti alle Primarie

di Redazione

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Sergio Guastella
Sergio Guastella

 Ragusa – Nino Barrera sbaragliato dall’homo novus Sergio Guastella, che del Pd non ha la tessera, ma il sostegno di Peppe Calabrese.

 

E’ finita 30 a 70 a favore dell’avvocato espressione della società civile la partita interna al Pd per esprimere un candidato che dovrà ora confrontarsi con Gianni Iacono, Idv, e con Aurelio Mezzasalma, Sel. 

 

Già consigliere comunale, Guastella si è dimesso un paio d’anni fa e in sua vece era entrato Mimì Arezzo.

E’ tra i fautori di una politica di confronto continua con la base elettorale anche grazie all’uso di internet come feedback della propria azione politica. 

 

Ecco la lettere di Guastella pubblicata su cittaragusa.it:

 

“Cari amici,

Cinque anni fa, col Movimento Città, abbiamo voluto lanciare un messaggio contro l’arrocamento delle segreterie dei partiti che impedivano, a nostro avviso, ogni forma di serio coinvolgimento da parte di coloro i quali pure avvertivano lo stimolo all’impegno. 

Conseguentemente, facemmo una scelta di terzietà che ci apparve più utile a veicolare il grido di protesta. Volevamo lanciare la pietra in uno stagno, smuovere le acque, ed aspettare che qualche cerchio concentrico potesse colpire il nostro obiettivo.

Dopo tre anni di attività come Consigliere comunale mi sono dimesso, perché ho ritenuto esaurita la mia funzione di promotore di un messaggio e perché la mia elezione non poteva perdere la unica natura di testimonianza di un disagio.

Oggi, ho scelto di aderire all’invito che mi ha rivolto il Partito Democratico di partecipare alle primarie per l’elezione del Sindaco. E ciò, almeno per le seguenti ragioni:

1.- L’onda lunga provocata dal nostro sasso lanciato nello stagno ha evidentemente raggiunto il proprio scopo se il maggiore partito di opposizione ha scelto di aprire la propria porta in un’ottica di accoglienza e non di esclusione.

2.- La reale disponibilità alla condivisione dell’impegno, mostrata con i fatti e non solo sbandierata, ha reso possibile quello che solo cinque anni sarebbe stato inimmaginabile.

3.- A fronte di questa dichiarata volontà di condivisione penso sia eticamente doveroso accogliere l’invito. Se nonostante questa apertura la società civile continuasse a declinarlo finirebbe infatti, a mio parere, per rendersi complice dello stato di disagio che tutti avvertiamo.

4.- Dicevamo allora: sarebbe bello se ognuno si potesse davvero impegnare per quello che può e secondo le proprie sensibilità politiche senza trovare all’interno dei partiti sacche di resistenza conservatrici ed escludenti. Oggi questa possibilità, per quanto riguarda le mie sensibilità, può trasformarsi in realtà. 

E ho quindi deciso di accettare la sfida!!

Un caro saluto a tutti.

Sergio Guastella”