Francesco, omonimo del Papa
di Redazione

Pavana – «Da bolognese, per la presidenza della Repubblica non mi dispiacerebbe Romano Prodi. La cosa più complicata – aggiunge – mi pare però il governo. Questi deputati del Movimento 5 Stelle da un lato sono una cosa positiva perché portano un rinnovamento, dall’altro però mi lascia perplesso questa loro chiusura in maniera feroce».
Scherza anche sulla sua omonimia con il Papa. «Quando ho sentito la piazza che gridava “Francesco, Francesco” mi sono detto: “Mi sembra di averlo già sentito”, sebbene in misura minore. In realtà – ha aggiunto, ironico – io lo sapevo già: lui mi aveva telefonato anticipandomi di volersi chiamare come me. Io ovviamente gli ho detto che era una bella idea, ma di non dimenticarsi di quell’altro Francesco, quello d’Assisi… ».
Anche se è parlare di Pavana e del mulino di suo nonno che lo diverte di più: «Abbiamo messo Vince Tempera a suonare nella stanza dove c’era il somaro Clemente e il maiale».
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