di Redazione

Tre donne vedove di pescatori, vivono in una casa isolata, situata in un posto chiamato “Luogo delle Tortore”.
In un mattino di primavera decidono di scendere al mare, percorrendo in silenzio, la lunga strada sterrata di una scogliera.
Si fermano e s’inginocchiano ai piedi di una gigantesca croce e mentre il sole si innalza sul mare, una delle tre donne racconta il sogno di un pescatore avvenuto in un’isola lontana.
Nello stesso momento, si trovano a passare da quelle parti, due personaggi misteriosi, un saltimbanco alto e magro e un domatore, che lavorano in un circo da quattro soldi…
E’ la sinossi di “Hamem, il posto delle tortore”, la nuova fatica cinematografica di Antonio Carnemolla, cineasta ragusano, già autore di “Vojna” (Guerra) 2001, e di “MarsaHarillah”, 2003 e di “Mister Parkinson”, prodotto da Telethon in collaborazione con Rai.
Il cortometraggio (aiuto Tiziana Cannizzaro, interpreti Nicoletta La Terra, Giada Licata, Milena Nobile, Davide Migliorisi e lo stesso Carnemolla), è stato girato nei mesi scorsi nel ragusano ed è in fase di lavorazione e montaggio.
Antonio ha scelto “Hamem” come titolo del corto in omaggio a Mazzarelli, borgata in cui è nato e ha vissuto prima di trasferirsi a Padova per motivi professionali.
Il nome di quella che oggi è conosciuta come Marina di Ragusa deriva dall’arabo “Marsà al hamem” che significa Baia delle Tortore: la zona è tappa obbligata di passaggio dei piccoli volatili durante le migrazioni. Antonio sta iniziando il montaggio per proporre il corto nei Festival dedicati.
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