Un'Italia parallela, ma diversa
di Matteo Giuca
Miami, Usa – Quando ho messo piede per la prima volta in America, sinceramente non avevo nessuna concreta idea di cosa fosse questo continente in termini reali voglio dire, di come viveva la gente, quale realta’ economiche e sociali vi erano, insomma ero veramente all’oscuro di tutto, e siccome mi fregio di essere un uomo di cultura, non mi sono assolutamente preconcettualmente basato sugli stereotipi dei film, o quanto altro veniva divulgato dai mass media in Italia, oltretutto io stesso sono stato testimone di come le verita’ vengono occultate e manipolate, un esempio lo e’ stato la mia presenza a Pechino durante la rivolta di Tien an Men, così come in altre situazioni in vari parti del mondo dove ho risieduto per lavoro.
E se tanto meno sapevo sul paese America, ancora piu mistero era su chi erano gli Italiani in america, e datosi che io in quel paese ci dovevo rimanere, datosi che mi sono sposato una americana, come è mia abitudine in tutte le cose che mi sono nuove, e per deformazione professionale, voglio sapere e conoscere in tutto e per tutto in quale ambiente mi sto muovendo, detto fatto sono diventato assiduo frequentatore delle biblioteche e librerie di New York (città di origine di mia moglie ) oltre a quella dell’ universita’ che ho frequentato, e tantissimi libri che ho comprato ovunque, tra i mercatini, le librerie ed internet, facendo si che mi ritrovo con una libreria personale gia’ di 2000 testi, (controbilancia la mia personale rimasta in Italia che supera gli 8 mila volumi, non per nulla questa passione a fatto si che in Italia ero titolare di una libreria universitaria chiusa dopo 2 anni per intimidazione mafiosa).
Questa ricerca gia’ nell’arco di un anno mi portò a scoprire una realta’ al di la’ di ogni immaginazione, e cioe’ al di la di quello che e’ lo stile di vita americano e le sue leggi ecc. ma principalmente ho scoperto una storia di Italia parallela, una storia che si e’ svolta al di qua dell’Atlantico, dove noi Italiani, alla pare degli inglesi, non ci possiamo semplicemente definire immigrati, ma un tassello importante nella formazione di questa nazione, ne e’ la prova che un italiano William Paca fu unico non Inglese a firmare la dichiarazione di indipendenza americana, e insieme a lui lo stato Americano ha dedicato anche dei francobolli commemorativi.
I nomi e i personaggi che nella storia americana sono stati determinati sono innumerevoli, dai grandi esploratori a generali, da finanzieri a scienziati, (la banca d’America e’ stata fondata da un catanese) in pratica non potrei qui elencarli perche ci vuole un libro, libro che in America è pubblicato dalla famosa catena di librerie e musicofilia Barnes & Noble.
Nelle librerie e biblioteche italiane la documentazione e i riferimenti agli italiani in america e veramente scarsa, si rifa solo a quei limitati personaggi da Fermi, al delinquente massonico di Garibaldi ( approfondite la conoscenza storica su questo personaggio e poi capirete che definirlo delinquente soltanto e’ un complimento) e qualche attore di cinema, poi la cultura di massa ci ha sempre identificato come pizzaioli, e mafiosi.
Se per una parte questo e vero, e anche vero che i mafiosi non erano solo gli italiani, ma la criminalita’ in un paese di conquista come questo c’e’ sempre stata a piu livelli, non dimentichiamoci il famoso Far West, e la scorribbanda di banditi e criminali di ogni genere, ma la criminalita’ e’ nata con questo paese, fin dalle esplorazioni, tante e vero che e cosi radicato il concetto di autodifesa che di gia’ nella costituzione nel secondo emendamento i cittadini hanno diritto a possedere armi, legge tuttora in ruolo, addirittura in alcune leggi locali tuttora esistenti e illegale non essere armati.
Sul discorso mafia si è speculato alla grande, come lo si e’ sempre fatto in Italia, facendo di tutta l’erba un fascio, pero non si è mai detto che proprio chi poi ha combattuto ed eliminato questa criminalita’ sono stati e sono tuttora magistrati e uomini di legge Italiani, vedasi l’ultima retata di un mese fa’ la piu grande della storia americana.
Le radici percio’ storiche della presenza italiana in America si possono realmente far risalire ai tempi proprio di Colombo, e i discendenti di costoro sono ormai da secoli integrati nel tessuto della nazione, e che nulla li lega anche minimamente alla cultura italiana e alle origini degli antenati se non il nome. Di questi ne ho conosciuto tanti, e moltissimi di loro come a volte i media Italiani riportano con trionfalismo sono ai vertici della politica, della finanza, nelle forze armate, ecc, ma questi personaggi di italiano hanno solo il nome, anzi evitano e biasimano gli italiani di ultima immigrazione, i non nati qui, quelli che ancora vivono come un limbo, quelli che non si sono mai veramente integrati, quelli che ancora tengono viva l’arroganza e la asocialita’ classica della gente del sud Italia, e sono anche i primi a biasimare la condotta del governo Italiano, e questa gente ha tutte le carte in mano per poterlo dirlo, perche essendo ai vertici del sistema sono i primi a viverlo in prima persona, e se non e di primo esempio il fatto che uno stato non da merito ed spazio a gente di grande valore, in specie scienziati, medici, ricercatori, artisti, ecc.ecc.
Quando facevo riferimento ad una Italia parallela, ma diversa, e forse piu completa, mi riferivo proprio a questo, la cultura italiana quella vera sta proprio qui in America, so benissimo che riderete e vi sembrera’ allucinatorio ma non e cosi e vi spiego il perche. In Italia abbiamo abbandonato tutto alle ortiche, e lo sappiamo e lo vediamo benissimo in che stato sono i nostri siti archeologici, i nostri musei, biblioteche chiuse e fatiscenti e poi a Ragusa si puo vedere di presenza da quanti anni si deve consegnare la nuova sede, che quasi quasi sta gia’ cadendo a pezzi anche quella, universita’ che uno studente che studia medicina il cadavere se lo deve trovare da se, tutto e’ un caos e un abbandono, e questo andazzo dura da anni.
Questo ha fatto sì che tantissimi talenti Italiani benchè per amor di patria e nostalgia alcuni ancora vivono in Italia, tutti si sono trasferiti all’estero, perdendosi le tracce della loro esistenza, e tutto quello che gli italiani sanno e che solo Pavarotti era l’unico portabandiera italiano all’estero, ignorando quale grande valenza e prestigio hanno sul territorio americano tantissimi artisti studiosi e scienziati, che gli Italiani ignorano che esistono, e dove addirittura se fai una ricerca in internet trovi solo i riferimenti di queste persone solo in inglese al 90% dei casi.
Un esempio ci viene da tre artisti che qui mi vengono subito in mente, due sono dei maestri vetrai di Murano, Pino Signoretto e Lino Tagliapietra, due mostri, i Michelangelo del vetro, pensate che lo stesso imperatore del Giappone ha voluto a corte Signoretto per vederlo forgiare di presenza le sue opere, e dove li in Giappone esiste una sua esposizione permanente, Signoretto vive piu in USA e Giappone che a Murano, e non c’e’ stato in USA dove lui non insegna, la sua biografia fa paura, stessa cosa per Tagliapietra, e se cercate in rete il suo nome in Italia non esiste nulla, e come lui la lista degli artisti e lunga, anche il nostro conterraneo Enrico di Modica lo si sta scoprendo adesso in ambito provinciale, ma giusto perche lui e’ legatissimo alla sua terra, stessa cosa per quanto riguarda l’arte Italiana in genere, la facolta di disporre di finanziamenti fa si che non solo i musei o universita’ ma anche canali televisivi effettuano delle ricerche ed esplorazioni su tutto quello che e’ il territorio italiano, avvalendosi dei migliori esperti storici Italiani (che spesso sono loro stessi a finanziare,) vanno a visitare ed esplorare ovunque, in specie quelle strutture che sono di privati e che in realta rappresentano il vero patrimonio artistico Italiano, palazzi ricchi di arredi e tutto, che i proprietari nascondono agli occhi degli italiani per varie ragioni, una fra le tante il disinteresse di una amministrazione a gestirne le visite.
Tutta questa mole enorme di documentari che quasi tutti i giorni puoi vedere sui canali americani, che puoi leggere sui libri, che puoi trovare in internet in Inglese fa sì che noi qui possiamo attingere a piu dati di quello che un Italiano in patria puo fare. Esistono perfino studi di antropologia culturale sui territori siciliani, dove vengono trattati storicamente le varie dominazioni nei secoli, e tra questi dati con grande sorpresa ho trovato l’origine del mio cognome e cioe’ che e’ di provenienza Rumena, per via dei continui saccheggi reciproci tra i vari regni del mediterraneo orientale effettuavano a scopo di procurare schiavi per venderli e mercanzie, azioni piratesche proprio regolamentate dai regnanti per rimpinguare i loro forzieri difatti il mio cognome in Romania e un cognome popolare. E io dovevo venire in america per sapere da dove ha origine la mia stirpe? E semplicemente assurdo, a pensare che un tempo Scicli aveva una sua universita’.
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