di Redazione


Scicli – Quante volte vi è capitato di vedere un biscotto, e di riannodare i ricordi all’infanzia, a una persona, in genere vostra nonna?
I biscotti per come li conosciamo noi erano in origine dei pezzi di pane non lievitato e schiacchiato, fatti cuocere due volte in forno (bis-cotto, cotto due volte) per diventare più secchi e farli durare più a lungo.
Successivamente sono stati dolcificati con zucchero oppure miele, mentre gli altri ingredienti (come uova e latte) sono stati aggiunti nel corso degli anni.
Si distinguevano due tipi di biscotti: quelli morbidi e quelli secchi.
I primi, ritenuti più digeribili, erano destinati agli ammalati e ai bambini, mentre i secondi erano adatti per accompagnare i dessert, per essere consumati nelle scampagnate o nelle varie occasioni in quanto secchi e quindi di maggiore durata.
I biscotti venivamo preparati assieme al pane ed erano un’espressione votiva-sacrale.
A partire dalla forma, continuando con gli ingredienti, per finire con il periodo dell’anno in cui venivano preparati, i biscotti portavano con sé tutti i simboli e la religiosità dell’epoca.
Non dimentichiamoci che fino a qualche decennio fa, l’economia di Scicli era soprattutto agricola e che alla base dell’alimentazione c’era il consumo di pane.
L’impiego della farina per la preparazione dei dolci doveva essere parsimonioso perché il pane serviva per sfamarsi mentre i “cosi aruci” (cose dolci) erano una soddisfazione per la gola; per tale motivo la preparazione dei biscotti era legata e scandita dalle varie festività religiose durante l’arco dell’anno.
Con la crescita economica e l’abbondanza di frumento e degli altri ingredienti, la periodicità nella preparazione dei dolciumi è cambiata: i biscotti ritenuti “più poveri” sono stati abbandonati, altri sono diventati quasi quotidiani (consumati per la colazione o per spuntini durante la giornata) e altri ancora sono rimasti legati alle feste.
Gli squisiti appartengono alla seconda categoria.
Basile Pasticceri è partita dagli squisiti e li ha rielaborati per rispondere alle attuali richieste di una alimentazione sana e leggera.
“Abbiamo introdotto il farro integrale e sostituito il tradizionale strutto con l’olio extravergine d’oliva – narra Mariagrazia Basile-.
Il farro integrale, cereale antenato del frumento, è notoriamente ricco di fibre e ha la capacità di farci sentire sazi per più tempo.
L’olio extravergine d’oliva è alla base delle dieta mediterranea, ha la composizione più equilibrata ed idonea fra gli oli vegetali ai fini nutrizionali e dietetici; è quindi il più nobile dei grassi ed è facilmente digeribile.
Questi biscotti sono quindi ricchi di fibre, più leggeri e più digeribili.
Sul mercato spesso troviamo prodotti ipocalorici, decantati perché senza zucchero, ma bisogna chiedersi se per addolcirli sono stati utilizzati dolcificanti sintetici: molti studi hanno dimostrato che questi ultimi hanno più effetti dannosi dello zucchero.
In un periodo in cui siamo bombardati di cattive informazioni o addirittura frodi alimentari, il mio invito è quello di avere una maggiore attenzione a quello che mangiamo, di leggere sempre le etichette degli ingredienti, di informarsi e scegliere cosa mangiare come gesto d’amore verso noi stessi.
Quello stesso amore che ci metteva la nonna nel preparare i biscotti”.
Basile Pasticceri
Viale I Maggio 3, Scicli
Info: 333.6785876
www.basilepasticceri.it
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