Lettere in redazione
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06/11/2009 20:16

I Consorzi di Bonifica sotto i riflettori dell’Assemblea Regionale Siciliana

di Guglielmo Scimonello

Palermo – Con un’interrogazione al Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, il deputato Ibleo On. Roberto Ammatura ed altri deputati del P.D., hanno sottoposto all’attenzione del  governo regionale, nella seduta di martedì 3 novembre u.s., di essere ragguagliati sulla situazione finanziaria e gestionale dei Consorzi di Bonifica al fine di verificare la reale utilità all’interno dell’Amministrazione Regionale, e, stabilire la loro soppressione o il loro rilancio.

E’ stato l’Assessore all’Agricoltura e Foreste On. Michele Cimino  a rispondere all’ interpellanza parlamentare dei deputati del Partito Democratico che, ha rappresentato quanto segue: “ Come è noto, la Conferenza Stato-Regioni, attraverso la legge n. 31/2008, ha stabilito i principi fondamentali, approvati nel documento che, costituiscono una rilevante riconferma del ruolo dei Consorzi di bonifica e della validità dell’istituto consortile”.

“Tuttavia – continua Michele Cimino – l’Assessorato che dirigo, sta elaborando e ultimando, con il supporto di una Commissione di esperti costituita con  D.D.G. del 20 maggio 2009, una proposta legislativa di riordino dei Consorzi di Bonifica rispondente alle esigenze del territorio, con particolare riferimento alla provvista e gestione delle acque e alla valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente”.

“Nel piano di riordino, – afferma l’Assessore Cimino – i nuovi Consorzi di bonifica – riguardo alla delimitazione subiranno una modifica che, passeranno da undici a quattro, sulla base di unità idrografiche ed idrauliche omogenee, inoltre  li doteremo dello strumento dei Piani di classifica: quattro sono stati già approvati dalla Regione –  prosegue Cimino –  si tratta dei Consorzi di Messina, Catania, Siracusa e Caltagirone, mentre gli altri sette saranno dotati entro fine anno di questo importante strumento”. “E’ nostra intenzione – dice Cimino – provvedere anche alla stabilizzazione del personale con contratto di lavoro a T.D., assunto previa autorizzazione assessoriale ai sensi dell’art. 3 della L.R. 76/95, e rivedere i P.O.V. che, saranno aggiornati, commisurando la consistenza numerica del personale Consortile ed i relativi profili professionali”.

Intanto, se da una parte i circa 300 impiegati del settore amministrativo dei Consorzi, possono fare salti di gioia per le prospettive rosee, riguardo al loro futuro, dall’altro lato i 924 operai delle fasce di garanzie occupazionali, ovvero i 151isti, 101isti e 51isti, non stanno nella loro pelle, ed all’unisono, imbufaliti, esplodono in un boato di rabbia.

 Siamo esasperati:.  Non è possibile –  affermano stizziti i lavoratori –  proseguire sulla linea dell’umiliazione, ed essere trattati come bestie, da Assessori e Dirigenti Regionali di turno. L’Assessore al ramo On. Michele Cimino, rispondendo all’interrogazione dell’on Ammatuna e altri del P.D. – ci ha inferto un colpo senza precedenti, ignorando tutto il personale di cui alla legge 4/06, confermati dalla L.R. 25/08. Tuttavia, ci siamo costituiti in Comitato degli Operai dei Consorzi di Bonifica Siciliani, per fare valere le nostre ragioni. Dobbiamo porre fine alla querelle del personale manutentivo degli Enti Consortili – afferma il Presidente Rustico del Comitato – e, ci impegneremo allo spasmo per mettere ordine al guazzabuglio che, campeggia nei Consorzi di Bonifica Siciliani. L’Assessore Michele Cimino parla di personale sovradimensionato –  chiosa il Presidente del Comitato Rustico – e questo, noi lavoratori non solo non lo accettiamo, ma lo rinviamo al mittente. Ci faccia capire l’Assessore On. Cimino – termina Rustico – le ragioni delle 271 unità assunte in tutta la Sicilia in settembre, in una situazione, dove tutto il personale dei contingenti aveva ultimato le giornate di garanzia occupazionale.