Giovedì prossimo davanti al Riesame
di Salvo Martorana
Ragusa – Si muove su due fronti il collegio difensivo del professore Ignazio Massimo Civello, il chirurgo arrestato dai Carabinieri del Nas il 13 gennaio scorso per concussione, truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale e falso ideologico. Giovedì ha presentato una altra istanza di scarcerazione al gip, notificandola direttamente al procuratore Carmelo Petralia, titolare delle indagini, che deve esprimere il parere obbligatorio ma non vincolante. Giovedì prossimo discuterà davanti al Tribunale della Libertà la richiesta di revoca della misura cautelare ai danni del professionista modicano. Il Tribunale del Riesame dovrà pronunciarsi entro il 7 febbraio. Ma prima potrebbe revocare la custodia il gip del Tribunale, Claudio Maggioni che tra venerdì e lunedì si pronuncerà sulla nuova richiesta presentata dall’avvocato Michele Sbezzi. Su altri aspetti rispetto al primo rigettato lunedì. Questa azione difensiva punta tutto sul provvedimento di sospensione dalle funzioni e dal servizio emesso dall’Asp 7 a prescindere dalla scarcerazione. Il giudice delle indagini preliminari, infatti, aveva respinto la prima richiesta di remissione in libertà del professore per il pericolo reale di ripetere i reati per cui è indagato. L’ex primario del Civile al momento è ristretto ai domiciliari nella sua villa di Modica. Il professore Civello – da quanto ha confidato all’avvocato Sbezzi – non tornerà mai più a lavorare a Ragusa a prescindere dalla conclusione della vicenda giudiziaria in corso. Intanto i Nas dei Carabinieri continuano ogni giorno ad acquisire documenti all’ospedale Civile ma anche presso le strutture dove il chirurgo operava in regime di Alpi, ovvero attività libera professionale intramoenia. L’Asp 7 ha nominato al posto del docente universitario modicano sospeso il professore catanese Vincenzo Minutolo.
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