Attualità
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26/05/2008 16:15

I giovani industriali ragusani parlano di pizzo

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Gli imprenditori siciliani hanno inserito nel loro codice etico il divieto di scambiare favori con le cosche e l’obbligo di denunciare le vessazioni del racket. La scelta sta dando i primi frutti. Cosa dovrebbero fare gli altri Ordini Professionali? E i Cittadini?

 

Questa la domanda alla quale cercheranno di dare risposta, nell’ambito di una riflessione pubblica sul tema “Pizzo: Una proposta che si può rifiutare” – promossa e organizzata dai Giovani Imprenditori di Confindustria Ragusa, con il patrocinio del Comune di Ragusa e la collaborazione degli Ordini Professionali della Provincia di Ragusa (vedi elenco in allegato) – due coraggiosi giornalisti: Nino Amadore, del Sole 24Ore Sud, autore del libro “La zona grigia – Professionisti al servizio della mafia“, che farà un “Quadro della situazione in Sicilia dopo l’iniziativa varata da Confindustria“, e Alberto Spampinato, quirinalista dell’ANSA, consigliere nazionale della FNSI, autore del saggio su “Mafia, Informazione, Vittime” pubblicato sulla rivista “Problemi dell’Informazione” (Il Mulino), e coautore del libro “Vite Ribelli” (Sperling e Kupfer), che tratterà “Il pizzo che pagano i giornalisti sotto forma di notizie taciute o distorte

 

L’iniziativa, cui sono state invitate le Autorità istituzionali, politiche, economiche, sociali, professionali, culturali e religiose di tutta la provincia, aperta anche a tutti i cittadini interessati, si svolgerà Venerdì 30 Maggio prossimo, presso l’Auditorium dell’Università di Lingue, Chiesa di Santa Teresa in Via delle Suore, a Ragusa Ibla, e prenderà avvio alle ore 16.00 con l’intervento introduttivo del Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Ragusa, Giorgio Cappello, oggi anche Presidente regionale ff. dello stesso Movimento. Modererà il dibattito Gian Piero Saladino. Interverranno inoltre, per dare il loro saluto, il Sindaco di Ragusa, Nello Di Pasquale, e il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, Franco Nicastro, mentre le conclusioni saranno tirate dal Presidente di Confindustria Ragusa, Enzo Taverniti.