di Redazione
I locali del semi-interrato della scuola media Elio Vittorini di Donnalucata sono stati concessi a titolo gratuito dal Comune di Scicli all’associazione Piccolo Principe onlus di Ragusa per la nascita del centro per bambini disabili e disabili gravi.
Nove famiglie di portatori di handicap avevano prodotto istanza al Comune per l’individuazione di locali idonei alla nascita di un centro, secondo i dettami che le ferree leggi in materia prevedono circa la funzionalità degli spazi.
Il Comune ha individuato il piano ammezzato dell’istituto comprensivo Vittorini di Donnalucata per la nascita della sede del Centro. In totale sono stati spesi poco più di quaranta mila euro per rendere a norma, ariosi, e pienamente confacenti alle esigenze di portatori di handicap l’immobile.
Sono stati realizzati i mini bagni per disabili, sono state praticate delle aperture per rendere luminosi e soleggiati gli spazi, e in questi giorni è stata posta in opera la posa del parquet.
La giunta Falla, nella riunione straordinaria di oggi, ha deliberato di accogliere la richiesta delle famiglie per la concessione per il periodo di un anno dei locali. Il Centro potrà aprire da qui a qualche settimana.
Attualmente non esiste nessuna struttura a Scicli in grado di aiutare concretamente questi bambini costringendo le famiglie ad un infruttuoso “fai da te”. “Il centro sarà aperto tutti i pomeriggi in modo da lavorare in maniera continuativa sui bambini ed aiutarli a recuperare le abilità ancora non espresse grazie a programmi specifici ed individuali avvalendosi della consulenza di qualificati operatori esperti nella rieducazione di bambini disabili” –spiega Roberto Vernuccio, genitore sciclitano di un bambino disabile, e aderente all’associazione Piccolo Principe.
“I lavori di adeguamento della sede, che sarà allocata presso i locali dell’Istituto comprensivo “Elio Vittorini” di Donnalucata, sono ormai in dirittura di arrivo grazie all’impegno in tal senso del comune di Scicli e dell’ Assessore ai Servizi Sociali e Mario La Rocca”.
Gli arredi del Centro sono stati acquistati grazie alla devoluzione dei fondi del cinque per mille che i contribuenti avevano destinato al Comune, e che l’amministrazione ha ribaltato all’associazione.
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