Attualità
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04/03/2010 18:32

I mal di pancia dell’Mpa

La palude finanziaria preoccupa gli Autonomisti

di Redazione

Modica – Monito o, se vogliamo, ultimatum dell’MpA al sindaco di Modica, Antonello Buscema. Oggetto: la situazione finanziaria dell’ente che “rimane inesorabilmente nella palude”. “Ci sono scelte coraggiose, ma necessarie ed immediate – scrive in una nota al primo cittadino, l’MpA- da assumere che potranno definitivamente dare ossigeno alle casse comunali, consentendo a questa Amministrazione di governare un Ente definitivamente risorto e fuoriuscito dalle sabbie mobili del paventato dissesto finanziario. Per molti aspetti si è ancora al punto di partenza, pochi sono stati infatti i reali passi avanti fatti finora nell’allontanare lo spettro del dissesto finanziario. I richiami che ci sono giunti dal Ministero, dalla Corte dei Conti, dai Revisori dei Conti stanno stigmatizzando questo costante stato di crisi, ereditato dal passato ma non ancora superato. I nostri controllori, che ci diffidano ad adottare gli opportuni correttivi che riguardano il personale dell’Ente e delle società partecipate, si aspettano soluzioni concrete a breve scadenza, come le aspetta tutta la città di Modica”. Per il movimento autonomista sono tanti i problemi che affliggono il Comune, ma quello finanziario era e resta il primo, il più urgente. “Il MpA predica, sin dal primo giorno, – si legge ancora –  la risoluzione coraggiosa e definitiva del problema finanziario, ma si continua, all’interno della coalizione di maggioranza, a pensare ad altro. Per molti aspetti l’operato di chi governa continua ad alimentare le cause che hanno portato il nostro Comune sull’orlo del dissesto finanziario. Dobbiamo privilegiare prima gli interessi generali, poi quelli particolari, anche all’interno della macchina comunale. Se è vero quindi che da una parte, annovera del personale comunale che va aiutato, è anche vero che, dall’altra, tutti i contribuenti di Modica si stanno svenando senza avere i servizi che meritano, vedi ad esempio una rete stradale decente”. Parole pesanti, insomma, anche se i toni appaiono quelli della resa, quelli che preludono a “gettare la spugna” visto che “il concetto” serve l’out-out al Sindaco. “Il prossimo bilancio – dice il Mpa – dovrà prevedere soltanto spese obbligatorie. Solo su questa strada siamo disposti al dialogo, solo per questa via può passare il vero risanamento del Comune di Modica. Noi vogliamo e pretendiamo il massimo rigore finanziario. Invece continuiamo ad assistere a rinvii, ad elargizioni, a sperperi nella gestione, per esempio, della Modica Multiservizi che continua a non poter assolvere al proprio compito nell’effettuare gli interventi di cui sarebbe responsabile, soprattutto nella manutenzione delle strade”. Immediata la replica dal fronte opposto. Arriva dal coordinatore cittadino del Pd, Giancarlo Poidomani: “Su molte osservazioni – dice – siamo d’accordo. Quest’amministrazione, che vede il Pd, l’MpA, Sinistra Democratica e Nuova Prospettiva, ha affrontato con grande coraggio e determinazione la questione del risanamento finanziario dell’ente che la passata amministrazione, di cui il Pd non faceva parte, aveva determinato. Anche noi, come partito e come gruppo consiliare PD abbiamo suggerito alla amministrazione, nel corso di una conferenza stampa programmatica di inizio anno, di procedere non solo nell’azione di risanamento, cercando di risolvere anche i tanti problemi che oggi affliggono la cittadinanza modicana, a partire da quello della manutenzione delle strade e della rete idrica e delle opere pubbliche che restano da completare, e ancora quello della viabilità, del rispetto della legalità e del codice della strada , quello del rispetto del decoro del centro storico e di una sollecita adozione del Prg, del mercato rionale di Modica Alta. . Siamo comunque convinti che una parte del malessere del MpA sia giustificato, anche se espresso in modo forse un po’ troppo impulsivo. Per questo è necessaria una valutazione collegiale e serena di ciò che si può e si deve fare per migliorare e potenziare l’azione di governo. Da parte nostra confermiamo di essere disponibili al dialogo e alla collaborazione costruttiva con l’MPA e con tutte le forze della maggioranza per fare la cosa che più ci sta a cuore: il bene della città”.

 

La replica di Antonello Buscema

Il sindaco di Modica, Antonello Buscema, replica al pesante documento del Movimento per l’Autonomia che ha tutti sapori dell’annuncio della crisi. Di seguito riportiamo la risposta del primo cittadino. “Ho sempre dimostrato con le mie dichiarazioni e i miei comportamenti di ritenere l’alleanza con l’MPA strategica per affrontare e risolvere i gravi problemi, prima fra tutti la crisi finanziaria, che abbiamo ereditato. L’ho sostenuto in campagna elettorale, lo sostengo tuttora e lo sosterrò in futuro, forte del consenso avuto personalmente e come coalizione dai cittadini modicani e confortato dalla lealtà e dalla sintonia che hanno caratterizzato questo primo anno e mezzo di attività amministrativa. Questa mia coerenza mi autorizza oggi a rispondere a questo ultimo comunicato dell’MPA con franchezza senza il rischio di essere frainteso. Innanzitutto faccio molta fatica a comprenderne il senso atteso che esso tende a dare l’impressione di una coalizione divisa in cui ci sarebbe una parte che predica il rigore finanziario e un’altra che si attarda nel mantenere sprechi e privilegi. Posso rassicurare che la Giunta lavora in perfetta armonia e a seguito di un confronto democratico franco e leale persegue senza tentennamenti e senza lacerazioni gli obiettivi programmatici della coalizione a prescindere dall’appartenenza dei singoli assessori. Quello invece che bisogna chiarire una volta per tutte è cosa qualcuno intende per spese obbligatorie o, in altri termini, se questa rigorosa azione di risanamento finanziario deve essere perseguita tenendo conto della compatibilità sociale ed amministrativa delle scelte, nonché delle esigenze di sviluppo della città o se invece va interpretata in senso letterale e radicale. Nel primo caso , ad esempio, la Multiservizi va liquidata rapidamente ma cercando di tutelare per quanto possibile i lavoratori attivando gli ammortizzatori sociali, cercando un accordo coi sindacati e tenendo conto dei vincoli di legge in materia. Nel secondo caso la Multiservizi va liquidata subito senza cercare di evitare lo scontro sociale e le drammatiche conseguenze che potrebbero derivarne. Nel primo caso la spesa per i servizi sociali va ridotta razionalizzando i servizi, eliminando gli sprechi, ottimizzando i finanziamenti regionali, garantendo comunque un sistema di welfare dignitoso. Nel secondo caso bisogna tagliare con la scure tutti i servizi non obbligatori (centri sociali, trasporto disabili, servizi di animazione ecc. ) senza badare alle conseguenze sugli utenti e sui lavoratori delle cooperative. Nel primo caso ai contrattisti vanno garantite le 36 ore settimanali se essi sono disponibili a garantire e potenziare servizi essenziali per i cittadini (polizia municipale, uffici tecnici, assistenza sociale, recupero crediti, igiene urbana ecc.); nel secondo caso vanno garantite solo le ore finanziate dalle regione (18 o 24) senza tenere conto dei disservizi che si determineranno e senza preoccuparsi delle conseguenze sul reddito di più di cento famiglie. Nel primo caso le spese per le promozione turistica della città, per le attività culturali, per lo sport, per le manifestazioni estive, natalizie o di grande prestigio quali chocobarocco, vanno ridotte all’essenziale attivando anche risorse private; nel secondo caso trattandosi di spese non obbligatorie vanno azzerate senza temere di creare una “desertificazione culturale” che mal si addice ad una città come Modica. E con esempi simili potremmo ancora continuare. Penso, dunque, che sia giunto il momento che ogni componente della coalizione chiarisca innanzitutto al proprio interno e poi insieme agli altri la strategia da adottare purchè essa sia coerente ed applicabile in tutte le situazioni, evitando di “scaricare” sull’Amministrazione tensioni e contraddizioni che non le appartengono. Il Sindaco e la Giunta si atterranno a quanto deciso insieme nell’interesse della città e nel rispetto del mandato ricevuto dalla gente. Ci aspettano nei prossimi mesi scadenze importanti quali l’approvazione di un bilancio preventivo 2010 realmente equilibrato, l’adozione della variante al PRG, il completamento della procedura di liquidazione della multiservizi e la rifondazione dell’altra società superstite, l’avvio del nuovo appalto di raccolta dei rifiuti, il finanziamento e la esecuzione di indifferibili progetti di manutenzione a partire da quella stradale, il completamento o l’inizio di lavori riguardanti opere pubbliche strategiche, la riorganizzazione della macchina amministrativa rendendo operativi gli atti approvati in queste settimane, ecc. Sono convinto che questa coalizione ha le risorse umane, politiche e amministrative per affrontare queste sfide a condizione che tutti gli sforzi vadano in unica, chiara direzione”.

La Controreplica dell’Mpa

Stamani il Movimento per l’Autonomia si è riunito, alla presenza del gruppo consiliare, della compagine assessoriale e del Deputato regionale, Riccardo Minardo, per prendere in esame la situazione amministrativa al Comune di Modica. Si è determinato, attraverso l’analisi di questa fase che si sta vivendo, l’intenzione di dare un nuovo corso al governo della città per un rapido riordino ed una celere ristrutturazione della macchina amministrativa.
“Dopo aver preso atto dei tentativi di recupero dell’efficienza dell’Ente Comune, ad oggi vani anche a causa del latente ostruzionismo di parte dei dirigenti amministrativi – spiega il MpA – intendiamo proporre alla coalizione di Governo una rivoluzione del nostro operato fondata sui seguenti punti:

Progetto di Bilancio comunale basato sulle prescrizioni amministrative e giurisdizionali già a conoscenza dell’Ente, ad oggi strutturalmente deficitario (con esclusivo ricorso alle sole spese obbligatorie);
Esternalizzazione del servizio di accertamento dei tributi;
Programmazione dei lavori di ripavimentazione della rete stradale dissestata, mediante accertamento urgente dei residui dei mutui;
Rivisitazione e revisione degli incarichi dirigenziali, per ricondurre l’Ente alla piena efficienza operativa;
Politica di gestione del Personale: riordino e riassegnazione delle mansioni
Avvio immediato delle procedure per la liquidazione della Modica Multiservizi;
Adozione del Piano Regolatore Generale”.
Sulla base di queste direttive e  di queste priorità, il Movimento per l’Autonomia di Modica crede che possa proseguire, virtuosamente, il lavoro e l’impegno assunto con gli elettori da parte di questa Amministrazione e di questa Maggioranza.

Altra replica di Buscema

Il documento dell’MPA in cui vengono ribaditi i principali punti programmatici da perseguire nel prossimo futuro confermano quanto dichiarato appena ieri dal sottoscritto circa la pressochè totale sintonia con cui  la Giunta e l’intera coalizione stanno lavorando. Infatti essi coincidono in massima parte con quelli da me evidenziati e non poteva essere altrimenti visto il confronto franco e leale che c’è sempre stato. Si tratta di insistere e di accelerare i percorsi amministrativi intrapresi e gli amici dell’MPA possono  stare tranquilli che non ci sarà resistenza alcuna, non fosse altro perchè più della metà dei suddetti obiettivi attengono a rami dell’amministrazione le cui deleghe sono detenute da loro assessori. Rimane da chiarire il concetto più volte ribadito di un bilancio con sole “spese obbligatorie”. Ma anche in questo non ci si intende sottrarre al confronto. Già lunedì, l’assessore al Bilancio è in grado di sottoporre alla coalizione un bozza di bilancio preventivo che preveda solo spese obbligatorie in senso stretto. Valuteremo prioritariamente la compatibilità finanziaria della proposta ma siamo certi che tutti, gli assessori in primis a prescindere dal partito di appartenenza, inviteranno la coalizione a valutare anche la compatibilità sociale e amministrativa della stessa. Decideremo insieme e con metro di giudizio equanime rispetto ai vari rami dell’attività amministrativa e alle molteplici esigenze della città dove allocare eventuali altre risorse che, tolte le spese obbligatorie, dovessero rendersi disponibili,  senza compromettere un reale equilibrio di bilancio e la rigorosa azione di risanamento che stiamo tenacemente e coraggiosamente perseguendo fin dal nostro insediamento.
                                       Il Sindaco

                                       Antonello Buscema