di Redazione

Scicli – Lo stato in cui versa il porticciolo di Donnalucata, a causa della piaga dell’insabbiamento che lo rende praticamente inagibile, è noto a tutti ormai da anni. Le condizioni disastrose in cui versa, che peggiorano di giorno in giorno, di mareggiata in mareggiata, e che penalizzano innanzitutto i pescatori della frazione di Scicli, sono state oggetto di innumerevoli denunce e proteste. Sulle drammatiche conseguenze che questo comporta per l’economia del luogo si sono spesi fiumi di parole e fiumi di inchiostro, ma si sono spesi soprattutto fiumi di promesse mai mantenute.
Da anni la politica ci promette soluzioni imminenti e definitive che possano portare a interventi concretamente utili a liberare dall’insabbiamento il porto e, di conseguenza, il sistema economico locale. Da tanti anni si parla di un progetto della Protezione Civile per l’eventuale costruzione di un nuovo porto, mentre a intervalli regolari assistiamo ad annunci roboanti di volta in volta da parte dell’Amministrazione Comunale o dei deputati regionali, che parlano di stanziamenti di decine di migliaia di euro realizzazione di urgenti lavori di dragaggio e di appalti imminenti.
Fino ad oggi queste sono state solo parole. I fatti, purtroppo sono altri: basta guardare il porticciolo, com’è oggi, per rendersi conto della sua totale impraticabilità. Ed è bene ribadire ancora come la mancata manutenzione del porto, che impedisce il varo delle imbarcazioni dei pescatori, comprometta in modo irrimediabile la loro attività. L’insufficienza degli interventi che sono stati realizzati negli ultimi anni ha gettato letteralmente sul lastrico i lavoratori.
Forse si dimentica che Donnalucata è nata come borgo marinaro, come frazione di pescatori e che intorno all’attività della pesca hanno girato la sua storia, la sua economia, la crescita delle generazioni, le più importanti tradizioni.
Oggi il lavoro e i sacrifici dei pescatori non bastano più. E per colpa della indifferenza e della negligenza della politica, delle istituzioni e degli amministratori questo pezzo di storia rischia di andare perduto, ma soprattutto questo sistema economico rischia di rimanere irrimediabilmente schiacciato.
Per questo facciamo appello al Prefetto, ai nostri rappresentanti politici, agli amministratori ai quali abbiamo delegato il futuro della nostra terra, di prendere finalmente a cuore questo problema, con la concretezza e il senso di responsabilità che sono indispensabili, dato che in gioco c’è la sopravvivenza di tantissimi lavoratori e di intere famiglie.
Chiediamo che in tempi brevi e certi ci vengano date risposte sull’iter dei progetti di dragaggio e che, se è necessario, essi vengano accelerati per risolvere garantire finalmente ai pescatori di Donnalucata un porto funzionale e sicuro per il loro lavoro.
I pescatori della Cooperativa S. Lucia
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