di Redazione
Ci sono tanti big, a partire dall’ex premier Silvio Berlusconi e l’ex ministro degli Esteri Gianfranco Fini, oppure l’europarlamentare Claudio Fava, ma nelle liste siciliane, sia di centrodestra che di centrosinistra, spiccano anche numerosi volti nuovi. Giovani giornaliste volute da Berlusconi in persona e persino il fratello di un noto magistrato antimafia, pupillo di Paolo Borsellino. Manca poco alla scadenza per la presentazione ufficiale delle liste, ma i giochi, in Sicilia, sono gia’ fatti, o quasi. Con qualche immancabile sorpresa, cosi’ come immancabili saranno le polemiche che gia’ si annunciano al veltriolo.
Per quanto riguarda il Popolo della liberta’, a capeggiare nell’isola le liste nelle due circoscrizioni per la Camera saranno Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Dopo una pausa durante la quale ha ricoperto al carica di presidente dell’Assemblea regionale siciliana, dovrebbe tornare alla Camera Gianfranco Micciche’, che in un primo momento si era detto disposto a candidarsi a presidente dellaRegione Sicilia per il Pdl, ma alla fine ha dovuto arrendersi e fare un passo indietro per fare gareggiare il leader degli Autonomisti Raffaele Lombardo.
Micciche’ sara’ candidato nella circoscrizione della Sicilia occidentale dietro Berlusconi, Fini e il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia Angelino Alfano. Ricandidato anche l’ex ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia. Vogliono tentare il salto a Montecitorio anche l’assessore regionale al Turismo siciliano Dore Misuraca e l’ex presidente della Provincia di Agrigento Vincenzo Fontana. New entry d’eccezione, anche se non c’e’ ancora la conferma definitiva, dovrebbe essere la giornalista palermitana Gabriella Giammanco, del Tg4, che a quanto pare sarebbe stata voluta da Berlusconi in persona. Fuori, invece, l’ex presidente della commissione Giustizia Antonino Mormino, uno dei legali dell’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, cosi’ come Filippo Misuraca e Giacomo Baiamonte.
Tra le candidature della Sicilia orientale, sempreper la Camera, c’e’ quella dell’ormai ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, medico personale del Cavaliere. In corsa, con ogni probabilita’, anche Antonino Germana’, giovanissimo figlio del deputato Basilio Germana’ di An. Candidato, con ogni probabilita’, anche il coordinatore provinciale di Catania di Forza Italia Enzo Gibiino, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catania Salvo Torrisi e il coordinatore provinciale di Messina Ottavio Garofalo.
Renato Schifani e’ candidato al Senato subito dopo il capolista.Sempre per Palazzo Madama in corsa due deputati dell’Assemblea regionale siciliana, entrambi di Forza Italia, si tratta di Simona Vicari subentrata a Sala d’Ercole dopo l’arresto di Giovanni Mercadante, in carcere con l’accusa di associazione mafiosa, e l’ex assessore regionale Salvo Fleres. Restano al Senato gli uscenti Carlo Vizzini, l’ex sottosegretario all’Interno Antonino D’Ali’, l’ex presidente della commissione nazionale Antimafia Roberto Centaro e Mario Ferrara. Per An non ce l’ha fatta l’assessore regionale al Bilancio GuidoLo Porto, che in un primo momento era stato dato per certo, mentre il salto verra’ tentato da Domenico Nania e Raffaele Stancanelli.
Sul versante del centrosinistra spicca il nome di Salvatore Ingroia, 41 anni, fratello del pm antimafia di Palermo Antonio Ingroia, pupillo del giudice Paolo Borsellino e oggi uno dei maggiori esperti di mafia. Ingroia junior si candida per i Comunisti italiani. In passato, l’insegnante di lettere, si era candidato alle amministrative di Palermo, ma questa sarebbe la prima vera esperienza politica importante. Il capolista al Senato per la Sinistra Arcobalenoin Sicilia sara’ l’europarlamentare Claudio Fava. Per Montecitorio il capolista sara’ Pino Sgobio, capogruppo allaCamera del Pdci, che correra’ nella circoscrizione orientale.
Ai primidue posti della lista della Sicilia occidentale ci sono il deputato uscente Massimo Fundaro’, presidente dei Verdi, e Vladimir Luxuria, candidatura quest’ultima che ha suscitato in Sicilia numerose polemiche a causa dell’esclusione di rappresentanti isolane.
Duecento elettori e militanti di Sinistra Arcobaleno si sono infatti scagliati contro la candidatura del transgender, che viene considerata una “imposizione dall’alto”. In questo modo restera’ fuori il deputato uscente Daniela Dioguardi. “Non bisogna essere per forza siciliani peroccuparsi della Sicilia -si e’ difesa Luxuria- io sono pronta a trasferirmi a Palermo e a non abbandonare questa terra subito dopo elezioni come fanno tanti politici”. La stessa Luxuria ha voluto ribadire di non avere chiesto questa candidatura ma che e’ stata decisa “a livello centrale”. Sempre in Sicilia, al Senato, sono candidati nella circoscrizione orientale Gianni Battaglia (Sd), Andrea Carbone (Verdi)e Gennaro Migliore (Prc). Francesco Forgione, presidente della commissione nazionale Antimafia, verra’ candidato non piu’ in Sicilia ma nella ‘sua’ Calabria.
Per quanto riguarda Italia dei Valori, unico partito del governo Prodi a correre insieme con il Partito democraticosia alle politiche che alle regionali, il capolista sara’ l’ex sindacodi Palermo Leoluca Orlando, seguito dal ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. Nella Sicilia occidentale in corsa l’ex assessore comunale di Palermo Emilio Arcuri, l’ex sindaco di Sciacca (Agrigento)Ignazio Messina e il consigliere provinciale palermitano Giusi Scafidi. Per palazzo Madama il capolista Idv sara’ il senatore uscenteFabio Giambrone, seguito da Vincenzo Lo Re, noto penalista palermitano. Orlando sara’ candidato anche nel Lazio, in Trentino e inUmbria.
Fonte: Siciliainformazioni.com
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