di Redazione
Tre candidati espressione del centrosinistra, e un quarto, con militanza nel centrosinistra, che si è sganciato dalla coalizione rivolgendosi “ai moderati e alla sinistra riformista”. E’ il quadro che emerge a Scicli in quella che è stata la coalizione di governo della città.
Venerina Padua ha vinto le Primarie contro Mario
Il preside Enzo Giannone si candida alla carica di sindaco con due liste, Città Aperta e Insieme per Jungi. Giannone ha aperto “al centro e alla sinistra”. Bernardetta Alfieri ha ufficializzato la propria candidatura con Italia dei Valori, mentre Franco Susino ha già reso noto il 23 novembre scorso, battendo tutti sul tempo, che si sarebbe candidato sostenuto da Patto per Scicli e da Liberi e Concreti, rivolgendosi “ai moderati e ai riformisti”.
Resta
Non è chiaro se le due liste della Sinistra presenteranno un proprio candidato o meno. Gli esponenti dell’area hanno incontrato nei giorni scorsi Enzo Giannone e dovrebbero fare altrettanto con Venerina Padua.
Quest’ultima ha brindato alla vittoria delle Primarie, giunta peraltro a pochi mesi di distanza dalla sconfitta della sua componente nella corsa alla segreteria del partito. Giovanni Frasca, in predicato di essere candidato del Pd sino a venerdì scorso, ha chiarito che la sua disponibilità era legata solo all’ipotesi di una candidatura unitaria nel centrosinistra. “Non sono disponibile a fare l’assessore al bilancio o il vicesindaco di alcuno, perché quando mi trovassi in mano il bilancio del Comune di Scicli non avrei peli sulla lingua, non sarei capace di mentire, per motivi di opportunità politica o altro, sarei tranchant. E capisco che questo potrebbe nuocere al futuro sindaco, chiunque egli sia”.
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