di Redazione


Scicli – Un posto in prima fila è sempre invidiabile, ma non sempre per chi, avendo costruito in maniera abusiva le case sulle une negli anni settanta, dopo averle bonificate, paga lo scotto di un contesto urbano degradato.
La spiaggia del Paolo Rosso a Donnalucata è costellata di sfabbricati che rendono inagibile l’arenile. Una lettera di protesta dei residenti è stata indirizzata al sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, in cui si lamenta il disinteresse dell’amministrazione. Per scendere in spiaggia servono gli stivali.
“I villeggianti e fruitori della spiaggia nello specchio di mare di contrada Filippa in territorio di Scicli, comunemente chiamata zona Palo Rosso, chiediamo alle autorità competenti di attivarsi ad intervenire con sollecitudine ad una bonifica della spiaggia, in quanto sono presenti ed in parte occultate sotto la sabbia una gran quantità di rifiuti speciali e materiali inerti provenienti da scarti edili.
È inteso che oltre all’inquinamento ambientale siamo allarmati per l’incolumità dei fruitori e dei bambini che rischiano di ferirsi solo al passaggio pedonale per raggiungere la riva. Già in passato sono state rinvenute in spiaggia anche carcasse di animali morti e rifiuti di ogni genere, per i quali noi residenti più volte ci siamo attivati a rimuovere, ma l’attuale situazione dei luoghi ci impedisce di poter intervenire e cogliamo l’occasione per sollecitarvi ad un sopralluogo per constatare nei fatti che oltre al pericolo di infortunio per i malcapitati, c’è un forte rischio anche per la salute pubblica. Certi di un vostro pronto riscontro alla presente, al fine di evitare eventi spiacevoli durante la fruizione dei luoghi, confidiamo in un intervento urgente di bonifica e pulizia della zona, mostrando la nostra più sentita gratitudine per l’attenzione che vorrete prestare alla nostra istanza”.
Fatto increscioso, gli fabbricati sono il frutto dell’opera di edificazione di quelle case negli anni, ragion per cui negli anni non doveva essere affatto difficile risalire all’identità di chi ha provocato questo disastro ambientale.
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