di Redazione


I vincoli del piano regolatore di Scicli sono scaduti e nella nuova legislatura l’urbanistica sarà materia di confronto politico assai delicato. In campo interessi diversi. Dall’approvazione del piano Portoghesi, nel dicembre del 1998, ad appena sei mesi dall’insediamento della prima giunta Falla, alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nel 2002, e nei cinque anni successivi, i vincoli del Prg hanno in qualche modo limitato appetiti e razionalizzato interventi.
Ora occorre dare incarico ad un progettista per dare i nuovi vincoli, su indirizzo politico dell’amministrazione e del consiglio comunale che verrà.
In verità, il prossimo consiglio potrebbe decidere di andare avanti con l’approvazione di singoli piani di lottizzazione, come accade a Modica, il che renderebbe più semplice la nuova edificazione, obiettivo verso cui tendono parecchi imprenditori edili che giudicano eccessivamente penalizzante l’attuale Prg.
In verità, esistono volumetrie ancora utilizzabili a Bruca e a Cava d’Aliga, ma tali nuovi volumi sono previsti all’interno dei comparti, il che rende economicamente poco appetibile l’affare per qualunque imprenditore edile.
Nella prossima legislatura tali volumetrie potrebbero essere spostate e individuate altrove, accorpandole a volumi già esistenti.
Su questa scacchiera si muovono gli interessi più rilevanti. E’ accaduto anche che grossi tour operator abbiano proposto l’acquisto di interi lotti edificati in maniera spontanea e abusiva, in contrada Bruca, ma tale disponibilità (anche finanziaria, e di un certo impegno) ha incontrato il no secco dei proprietari.
L’intenzione del privato era di abbattere le baracche costruite sulle dune e di realizzare una struttura turistico ricettiva. Ma ben presto è emerso come si trattasse di un mero sogno. Chi ha un posto in prima fila davanti al mare, per quanto in condizioni di disagio spesso, legate a condizioni igieniche complessive, non è disposto a cederlo neanche a fronte di un’offerta economica rilevante.
La riqualificazione di Bruca resta solo un’idea. E i volumi edificabili ancora presenti inutilizzati, in attesa di essere trasferiti probabilmente a Sampieri, dove maggiori sono gli interessi e le opportunità di profitto per chi investe nel mattone.
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