Attualità
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18/11/2010 23:16

Iacp, situazione limite

Buscema scrive a Cultrera, Iacp

di Redazione

Modica .- Il sindaco di Modica Buscema scrive al presidente Iacp Cultrera: “Facendo seguito a quanto discusso in occasione del nostro ultimo incontro, ma principalmente facendo seguito a quanto ho avuto modo di constatare personalmente questa mattina, recandomi insieme all’Assessore ai Servizi Sociali e all’Edilizia Popolare Paolo Garofalo nel lotto 46 di Treppiedi Nord, dove ieri sera si è sviluppato un gravissimo incendio da una catasta di mobili lasciati lì da una famiglia extracomunitaria sfrattata tre mesi fa dallo Iacp, mi preme tornare a farLe presente lo stato di preoccupante degrado in cui versano le palazzine nel loro complesso e i singoli appartamenti nello specifico.

Il Comune di Modica, infatti, si è assunto la responsabilità di svolgere un ruolo di intermediazione tra lo Iacp e gli assegnatari, sostenendo la legittimità della linea da Lei adottata volta ad affermare il principio del pagamento regolare dei canoni e a riscuotere il pregresso, seppur concordando forme di rateizzazione delle morosità, ma riteniamo quantomeno doveroso che a questo impegno debba far fronte quello dello Iacp di utilizzare queste risorse per garantire le condizioni di vivibilità degli edifici, a cominciare da quelle di sicurezza e da quelle igienico-sanitarie. 

Il Comune di Modica si è anche impegnato a intervenire con risorse proprie a favore di quei nuclei familiari che si trovano sotto sfratto e con reddito basso per garantire, come contributo di assistenza economica, parte dell’anticipo richiesto dallo Iacp come condizione per avviare le rateizzazioni, e io stesso ho personalmente verificato sino a questa mattina la disponibilità  a pagare di gran parte degli assegnatari, che in alcuni casi vivono lì da anni, seppure in condizioni difficili.

Ma questa disponibilità a pagare permarrà valida solo se lo Iacp non dimostrerà un atteggiamento coattivo e una validità unilaterale delle proprie pretese di riscossione.

La necessità a Treppiedi Nord è che si intervenga subito quantomeno con le manutenzioni ordinaria degli edifici, con la sistemazione degli alloggi che a quanto pare spesso vengono addirittura consegnati senza infissi o senza sanitari, con la messa in salubrità delle aree delimitate dalle reti di recinzione, diventate ricettacolo di colombi, che pongono gravi problemi alla igiene pubblica.

Il diritto alla casa, che primo fra tutti lo Iacp dovrebbe garantire, passa innanzitutto attraverso condizioni di vita e di abitabilità adeguate a rispettare la dignità delle persone, delle famiglie che vi abitano e dei bambini che vi crescono. 

Il Comune di Modica, da par suo, continuerà a collaborare con lo Iacp, come ha fatto finora e come sta facendo in particolare per ultimare le procedure per l’avvio dei lavori del Contratto di Quartiere, con cui concretizzeremo finalmente la manutenzione straordinaria per il recupero delle condizioni abitative dei complessi edilizi di Treppiedi Nord, realizzando una migliore integrazione del quartiere popolare nel contesto urbano, con maggior decoro e maggiore sicurezza.