Attualità
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17/05/2007 05:50

Il centrosinistra al 35%

di Redazione

Il centrosinistra a Scicli ai suoi minimi storici. Il 35% dei consensi, davvero poco per una città definita storicamente “rossa”. Si leccano le ferite gli esponenti politici della coalizione al governo della città, non tanto per lo scarno risultato ottenuto il 13 e il 14 maggio, quanto piuttosto in vista delle amministrative, che qui si terranno esattamente tra un anno, quando volgeranno al termine i due lustri di governo Falla. E proprio il primo cittadino, notoriamente laconico, è tra i pochi disposti a dire qualcosa: “Un risultato elettorale così scadente ha sempre molte cause. Le classi dirigenti, chi ha esercitato responsabilità deve assumersi l’onere e la titolarità della sconfitta. Qualcuno dovrà pur rispondere dei risultati negativi. Su questo devono riflettere anche gli amministratori, i pochi che ormai ci sono in quest’area politica”. E dire che il dato delle provinciali rispecchia, seppur tenendo conto di dinamiche del tutto diverse, quello delle comunali di quattro anni fa, quando la coalizione di centrosinistra, a sostegno di Falla, si fermò al 33%, e raggiunse il 44% grazie alle liste civiche “Liberi e Concreti”, e a “Vivere Scicli”, quest’ultima capitanata da Giovanni Nigro e poi scomparsa dalla scena politica. Dati che si ripetono quindi. Nei Ds è iniziata la scissione; la gran parte del partito, che fa capo al vicesindaco Enzio Muccio, e che ha fatto votare il segretario Daniele Occhipinti (397 voti in città) è con la mozione Mussi, e andrà con la Sinistra Democratica. Segue a ruota l’area Cgil, che ha fatto votare per Francesca Spadaro (182 voti), mentre la minoranza che aderirà al Partito Democratico, costituita da appena quattro persone (Mario La Rocca, Bartolo Iacono, Elèda Trovato e Michele Giavatto) si gode il primato di 469 preferenze per lo stesso La Rocca, che però non gli sono valse il seggio a viale del Fante. Sul fronte dell’area di centro la Margherita, che pure riesce a eleggere Venerina Padua, dimezza i voti rispetto a cinque anni fa, complice l’assenza di Franco Susino, mentre fa riflettere il dato di 1266 i voti non validi, e di 167 voti solo al Presidente. L’astensionismo nel centrosinistra è stato elevatissimo. Tutti dati su cui la coalizione che è al governo si interroga. Sull’altro fronte, affermazione dell’Mpa con Galizia, la conferma dell’onda lunga dell’on. Ragusa, che riesce a eleggere il neofita Bartolo Ficili, e l’attesa affermazione di Giovanni Venticinque, che da assessore ha avuto una grande visibilità. Il centrodestra per la prima volta è al 65%.