Cronaca
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26/05/2009 11:43

Il comisano Francesco Crisafulli freddato a Milano

di Redazione

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Quarto Oggiaro, Milano – Era originario di Comiso ma da giovane era andato a vivere a Quarto Oggiaro, nel milanese. Francesco Crisafulli, 56 anni, è stato massacrato domenica sera a colpi di pistola. Otto colpi di pistola, esplosi da una pistola semi-automatica non gli hanno dato scampo. Raggiunto al volto ed al torace è deceduto durante il trasporto verso l’ospedale di Bollate. La Squadra Mobile ha avviato le indagini che si presentano complesse. “L’esecutore” materiale dell’omicidio è arrivato a piedi da Via Pascarella ed è fuggito nella stessa direzione. Nella zona c’erano delle telecamere che però non inquadrano il volto dell’omicida, ma solo i piedi. Francesco Crisafulli era nato a Comiso, era separato e viveva da solo. A Milano, insieme ai fratelli Alessandro e Biagio era stato coinvolto in inchieste per traffico internazionale di droga. I due fratelli erano stati condannati all’ergastolo. Franco era forse il più “pulito”: aveva precedenti solo per droga, era uscito dal carcere il 15 settembre 2005, grazie all’indultino. A Comiso aveva fatto ritorno solo sporadicamente: era accaduto, tra l’altro, nel 1999. In quel periodo Franco Crisafulli aveva l’obbligo di dimora, ma ottenne un permesso di alcuni giorni per recarsi dalla madre, che abitava a Comiso. Insieme a Crisafulli, sono state ferite altre persone che però pare non fossero legate a lui, ma che solo casualmente si sarebbero trovati nella zona.