Fruit Logistica
di Redazione
Berlino – Debutto internazionale per sua Maestà il datterino di Scicli, dal 9 all’11 febbraio, a Berlino, in occasione di Fruit Logistic 2011. L’eccellenza gastronomica sciclitana sarà in trasferta, in Germania, nella più importante fiera del settore del commercio dei prodotti ortofrutticoli freschi, che coinvolge tutti i principali leader di mercato, top decision-makers, nonché le piccole e medie imprese che pure confluiscono all’interno del sistema del valore internazionale.
“Non potevamo non cogliere questa opportunità – commenta Peppuccio Fiorilla, capofila del progetto – per presentare il marchio DatterinoDoc – Il pomodoro di Scicli ai tanti visitatori e buyers internazionali di questa importantissima manifestazione. Siamo convinti che Fruit Logistica sia un’ottima vetrina – aggiunge Fiorilla – per promuovere Scicli come la città del datterino”.
Un’altra manifestazione di grande rilievo, dunque, che aiuterà a dare sempre più visibilità alla migliore produzione agricola sciclitana, così come ha fatto di recente l’evento gastronomico milanese, “Identità Golose”. “Nei giorni seguenti alla kermesse – commenta Carmelo Storaci, uno dei distributori che hanno aderito al progetto – abbiamo ricevuto richieste di fornitura da parte di agenti del Nord Italia con un portafoglio clienti di fascia alta, grazie agli articoli apparsi su alcune riviste specializzate online e blog a tema”
I promotori del marchio DatterinoDoc – Il pomodoro di Scicli sono all’opera per coinvolgere altri imprenditori agricoli che intendono sostenere il progetto. “L’obiettivo di breve termine – spiega Nanni Nigito, ideatore del marchio e della strategia di marketing insieme a Sergio Bonuomo – è di aggregare i tanti produttori del territorio; quelli di medio-lungo termine sono di brand awareness, cioè di incremento di notorietà del marchio, e il giusto posizionamento di mercato, tale per cui il consumatore finale dovrà percepire il prodotto come eccellenza enogastronomica e non meramente da banco. Quest’ultimo obiettivo potrà essere raggiunto con una costante presenza del datterino all’interno del circuito della ristorazione e agli eventi importanti di gastronomia. Solo così i produttori– conclude Nigito – saranno capaci di far riconoscere il valore e il giusto prezzo di questa tipologia di pomodoro al mercato”
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