Sopravvivere dopo la morte, su internet
di Telenova
Ragusa – “Cristina è un angelo di luce che contempla il volto radioso di Gesù”. Nel celebrare i funerali della ventenne ragusana, morta domenica sera, sulla strada provinciale 25, padre Bentivegna ha rievocato questa immagine, invitando alla fede e alla speranza i genitori Salvatore e Lucia, i familiari, gli amici, i parenti della vittima che hanno affollato la navata della chiesa Ecce Homo. La bara bianca sommersa da un tappeto di rose è stata trasportata a mano dagli amici, dalla casa di via Odierna, sino alla chiesa di via Ecce Homo. “Immaginiamo così la nostra Cristina – ha detto il prete che ha officiato le esequie – pensiamola raggiante, mentre contempla Dio”. Tanti giovani e bambini, ex compagni di scuola, amiche con le quali aveva condiviso la passione della danza, l’amore per il canto, hanno dato l’ultimo saluto alla ragazza. E’ stata una cerimonia sobria, quasi silenziosa, la maggior parte delle persone, sorpresa, ancora attonita per una morte inspiegabile. Forse perché di solito, quando i giovani muoiono sulla strada, gli incidenti avvengono di notte. Di solito, questo tipo di sinistro accade quando i ragazzi tornano da una serata di divertimento. Invece, Cristina era accanto a un suo amico, che guidava la vettura, ed erano passate le 20 da soli 15 minuti, quando l’auto ha sbandato, ha fatto un testa coda, si è scontrata con una Mercedes, è finita nell’altra corsia e si è schiantata sul muro. A quell’ora c’era ancora la tenue luce del giorno, e la strada era trafficata. Si poteva evitare, oppure bisogna solo credere nel destino? L’amaro dubbio, resterà per sempre il dilemma dei suoi genitori.
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