di Redazione

Pachino, Siracusa – È arrivato il granchio blu nella spiaggia di Granelli, al confine tra i territori di Ispica, nel ragusano e Pachino, nel siracusano.
Il grosso crostaceo originario delle coste atlantiche americane, la cui proliferazione nel mar Mediterraneo sta mettendo a dura prova le attività di pesca e di allevamento, rischia di rappresentare una grave minaccia anche per la biodiversità del nostro mare.
Specie aliena altamente invasiva, il granchio blu può contare su diversi “vantaggi evolutivi” che lo mettono in forte competizione con le specie locali: è un vorace predatore onnivoro (si ciba di pesci, crostacei e molluschi); è in grado di compiere lunghi spostamenti (da cui il nomignolo di “granchio nuotatore”); sopporta molto bene grandi e rapide variazioni di salinità e temperatura, motivo per cui si adatta perfettamente anche agli ambienti lagunari, dove la sua diffusione sta provocando i danni peggiori. Come se non bastasse si riproduce a tassi altissimi: una femmina di Callinectes è in grado di deporre fino a 2milioni di uova.
A facilitare la diffusione di Callinectes sapidus, infine, c’è il cambiamento climatico: l’aumento della temperatura media invernale gli sta infatti rendendo più facile acclimatarsi al nostro mare e moltiplicarsi nella quasi totale assenza di predatori. Se si esclude l’uomo, a cui ora è affidato il compito di contenerne la diffusione dopo averne provocato l’arrivo.
La presenza nel canale di Sicilia del granchio è già documentata parecchie volte negli ultimi anni.
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